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MotoGp - Martin rilancia con Aprilia: "Diamoci una seconda possibilità"

La proposta di Jorge affidata a una nota social: valutiamo la situazione dopo che sarò rientrato. Ma Noale non vuole una proroga dei tempi della clausola, non fidandosi dell'impegno futuro del pilota spagnolo

“In nessun momento ho violato il contratto. Quando abbiamo firmato, ho concordato con Aprilia che, se non si sarebbero verificate determinate circostanze, mi sarei riservato il diritto di decidere il mio futuro per il 2026. Questa era una condizione essenziale per accettare la proposta di contratto che mi offrivano in quel momento. Quando l’anno scorso ho preso la decisione di cambiare marca, una delle mie condizioni era quella di avere la possibilità di provare la moto in circostanze reali e comprendere la sintonia con il team, la sua metodologia di lavoro. In questo modo potevo sentirmi a mio agio firmando per due anni invece di uno, e per questo abbiamo incluso tale condizione. Di fronte alla situazione di dovere prendere una decisione a una data che mi è stata stabilita da contratto, ho deciso di esercitare il mio diritto a liberarmi per la stagione 2026. L’ho sempre fatto con rispetto, in modo chiaro e con l’unica intenzione di prendere il controllo sul mio futuro come sportivo professionista. Purtroppo, le circostanze accadute come conseguenza delle cadute, sebbene sia vero che non influiscono su quanto accordato, hanno comunque condizionato questa fase. È per questo che sono sempre stato aperto al dialogo con Aprilia per estendere questo periodo a un numero determinato di gran premi a partire dal mio ritorno alle gare. Tutto ciò con l’obiettivo che entrambe le parti potessero darsi una seconda opportunità e sentirsi a proprio agio prima di prendere una decisione in vista del 2026. Sono sempre stato onesto con Aprilia, ho apprezzato la moto, il team e lo sforzo di tutte le persone che fanno parte del progetto. L’unica cosa che chiedo è che si rispetti la mia volontà e lo spirito di ciò che abbiamo concordato a suo tempo con Aprilia. Non c’è conflitto né rimproveri. Voglio solo poter guardare avanti con chiarezza, dopo avere passato momenti molto difficili e subito un infortunio molto grave, e continuare a dare il meglio di me dentro e fuori dalla pista. Grazie a tutti per la comprensione e il rispetto. Jorge Martin”

È questo il contenuto del messaggio che Jorge Martin ha diffuso oggi sui suoi social, rivolgendolo, è bene sottolinearlo, ai tifosi, ai media e a tutta la gente che segue la sua carriera.

Parole chiare

La lunghezza del messaggio ha permesso a Martin di spiegare la vicenda e la sua interpretazione: lo spagnolo ammette che le circostanze hanno condizionato l'inizio del campionato, ma rivendica la sostanza, lo spirito dell'accordo. La traduzione – lato nostro- in fondo è semplice: quando ho firmato ero in Ducati ed ero titubante a spostarmi, perché avevo una moto più competitiva. Aprilia si è voluta mostrare fiduciosa su quanto avremmo potuto raggiungere insieme e quindi ha accettato l'opzione a mio favore. Riconosco che il periodo trascorso non permette valutazioni sensate ed è per questo che ho proposto una proroga di 6 gare. Ma visto che Aprilia rifiuta, esercito i miei diritti.

Porta aperta, ma a cosa?

La situazione è chiara: c'è una clausola e un diritto a esercitarla, Martin intende farlo e sembra disposto unicamente a concedere una riproposizione dei termini temporali. Non c'è ancora commento alle parole di Martin – una nota che in realtà sembra scritta da un legale- ma Noale già prima della sua comunicazione aveva fatto sapere, alla vigilia di Silverstone, di ritenere valido il contratto per quello che era. Quindi no a uno spostamento della scadenza, anche perché un conto è avere un pilota in forma a disposizione, un conto avere un pilota che rientra dopo un infortunio, che deve recuperare e che in quei 6 gran premi probabilmente punta soprattutto a non rischiare di farsi male nuovamente. Tanto più che c'è già un interesse da parte di Honda, fatto che non si può certo smentire. 


A Le Mans infatti, dove il caso è diventato di dominio pubblico, Rivola ha incontrato il presidente di HRC, Hikaru Tsukamoto, per avvertirlo dei rischi legali di fare una offerta a un pilota con un contratto in corso. Questo meeting non ha assolutamente scosso Alberto Puig che, a Silverstone, ha riconosciuto apertamente l'interesse della Honda a prendere Martin, con il consueto stile asciutto che lo contraddistingue. “Tutte le squadre del paddock sarebbero interessate a un pilota come Martin. Chiunque non sia interessato è un idiota”, ha spiegato il team manager giapponese, che in ogni caso ha negato che la Honda abbia fatto una proposta formale.

La palla in ogni caso ripassa ad Aprilia, dal momento che, almeno stando alla nota di Martin, la possibilità di trattare rimane in piedi. Se Noale rimarrà sulla sua posizione, Jorge eserciterà la clausola e a quel punto Aprilia andrà verosimilmente in tribunale, affermando che il pilota non ha rispettato il contratto. Martin a sua volta dovrà rispondere, ma quali potranno essere i tempi? Si riuscirà a dirimere la questione entro la prossima stagione? Tra le due parti, è Martin quello che ha più urgenza a trovarsi una sistemazione. Aprilia in fondo il proprio pilota lo ha già perso. 

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