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MotoGP interviste - Guido Meda: “Valentino Rossi in Petronas? Occasione giusta per cambiare" ”

Tra circa due settimane scatterà finalmente il campionato 2020 del Mondiale e abbiamo fatto una chiacchierata con la “voce della MotoGP” Guido Meda che ci ha parlato di come racconterà questi GP attraverso Sky, e ha dato una sua lettura alla stagione che ci aspetta e al mercato della top class
"Dovi e Ducati è la coppia"
Dopo mesi di incertezze, a giugno Dorna ha finalmente messo a punto il nuovo calendario della MotoGP. Tredici gare in quattro mesi, alle quali potrebbero aggiungersi quattro GP extra europei, se la situazione sanitaria migliorerà. Guido Meda, che anche quest’anno per Sky commenterà la MotoGP affiancato da Mauro Sanchini, ha detto la sua sulla stagione e sul mercato della classe regina, intervistato dalla nostra Serena Zunino.

Cosa ne pensi del calendario?
Ci obbligano a un tour de force, ma se lo guardo da appassionato di motociclismo mi piace il fatto di avere l’estate piena. Da uomo faccio un po’ più di fatica! (ride) Scherzi a parte, se ripenso a come si ragionava due mesi fa è una grande gioia. Mi sembra miracoloso già solo avere un calendario. Sarà molto intenso, ma noi ci siamo.

Tredici gare in quattro mesi, come lo affronteranno i piloti?
In questo caso credo che l’approccio di Dovizioso, che rischia poco e punta molto sulla regolarità, potrebbe pagare. Qualche ragionamento in più probabilmente lo faranno tutti.

Cosa ti aspetti in pista?
Ho la sensazione che, al di là di Marquez che resta lo stimolo di tutti, ci sarà affollamento vicino a lui. I team di Suzuki, Yamaha, Ducati e Honda, ufficiali e privati, hanno fatto un passo in avanti rispetto all’anno scorso e saranno pronti a lottare per la vittoria e per il podio.

Con le restrizioni imposte, Sky come si prepara a ripartire?
Abbiamo ragionato un po’ per paradossi. Quest’anno manca il pubblico e questo mette noi nella condizione di essere un po’ la tribuna. Tante informazioni, un racconto che sia il più completo possibile e un po’ di baracca, per far sentire quella convivialità che la gente vive in tribuna.

Come vi siete organizzati?
Abbiamo suddiviso il racconto in quattro posizioni: Sandro Donato Grosso e Antonio Boselli sono ai box, io e Mauro Sanchini avremo la nostra tettoia come quelle che ci sono nei muretti nei vari circuiti ed è la Virtual Pitlane, Vera Spadini sarà in studio a fare da padrona di casa e poi ci sarà la Racing Room, una stanza conviviale dove ci saranno alcuni ospiti, dagli esperti agli appassionati, che interverranno anche in telecronaca.

Come sarà per te non esser sul posto dopo così tanti anni?
Se è occasionale mi sono attrezzato per avere quanta più roba possibile. Quello che non possono mancare sono i momenti di convivialità, di vita. Rimediamo a questo raddoppiando il lavoro di Sandro e Antonio e usando molto gli strumenti tecnologici.

Questi mesi sono stati animati dal mercato di MotoGP.
Sembra che tutti i team si siano convinti che ci sono solo quattro o cinque fenomeni e fanno la gara per accaparrarseli. Piuttosto che pensare a quelli che potrebbero essere i fenomeni del futuro. Se arrivo a capire la Honda che firma con Marquez per quattro anni, faccio più fatica a capire che con un anno di anticipo ci sia stata tutta questa rissa per sistemare gli altri.

Ducati ora pare essere di fronte a un bivio, le opzioni sono Lorenzo e Dovizioso.
Sembrerebbe di sì. Lorenzo si è offerto e probabilmente a poco. Sicuramente a Gigi Dall’Igna (direttore generale di Ducati Corse) l’idea non dispiace, se non trova l’accordo con Dovizioso. Però credo che abbiano anche altre possibilità, come Zarco, Martin (pronto ad andare in Pramac, ndr). Secondo me dovrebbero tenere Dovizioso. Ducati dovrebbe fare un passettino in avanti, Andrea dovrebbe farne uno indietro e considerare che quella è la coppia. Ci sono i numeri a dimostrarlo. Insomma sto parlando di un piccolo sforzo per volersi più bene reciprocamente, indipendentemente dai soldi.

Come commenti il colpo di mercato di Honda su Pol Espargaro, declassando Alex Marquez al team LCR?
Voglio sperare che ci fosse un accordo con i Marquez, altrimenti non si spiega. Se hai bloccato un pilota per quattro anni e appena l’hai fatto scarichi il fratello in maniera brutale, senza il suo consenso, hai giocato malissimo la tua partita. Quindi faccio fatica a credere che sia andata così. Può nascere da una divergenza tra Puig (tea manager del Repsol Honda) e Alzamora (manager dei due fratelli Marquez), ma voglio sperare che questa sia un soluzione condivisa.

In Petronas dal prossimo anno potrebbe esserci una coppia made in Tavullia, con Morbidelli e Rossi, cosa ne pensi?
Forse è anche l’occasione per Rossi di cambiare in maniera abbastanza radicale lo staff di lavoro, e di vivere una realtà nuova scoprendone le potenzialità. Il team Petronas, per quello che ha fatto Quartararo, è un team molto “racing”, ben organizzato, molto appassionato e competitivo. Paradossalmente potrebbe essere il posto dove giocarsi la carta del rilancio o le ultime carte raccogliendo delle soddisfazioni.

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