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MotoGP: cancellato Austin, anche l'Argentina a forte rischio

MotoAmerica rivela che Dorna ha già deciso per l'annullamento dell'evento, anche se il comunicato annunciato non è ancora uscito. A questo punto anche l'appuntamento a Termas de Rio Hondo sembra destinato a saltare. Possibile invece una conclusione della stagione tra Thailandia e Malesia
Con un comunicato apparso sul sito di MotoAmerica apprendiamo che il GP delle Americhe ad Austin quest'anno non si terrà. La notizia era nell'aria, ma ora viene confermata, anche se l'ufficialità indicata dall'organizzatore della serie statunitense dedicata alle derivate di serie non è ancora arrivata.

Il comunicato
Ecco quanto si trova scritto nella news del promoter della superbike: “Con l'annuncio da parte di Dorna e del Circuit of The Americas che il Red Bull Grand Prix of the Americas, in programma dal 13 al 15 novembre, è stato cancellato, MotoAmerica annuncia anche che non correrà ad Austin, in Texas, nel 2020. MotoAmerica tuttavia sta lavorando diligentemente alle opzioni per mantenere intatta la sua serie superbike da 20 gare per il 2020”. Sostanzialmente Wayne Rainey comunica l'indisponibilità della pista e la volontà di procedere con il programma del MotoAmerica in altra sede.

Cosa fa la MotoGP?
Per quanto riguarda invece il motomondiale, la situazione pandemica, le restrizioni legate agli spostamenti e l'impegno di un'eventuale trasferta oltreoceano hanno reso impossibile garantire l'organizzazione di un evento così complesso. A questo punto anche la tappa Argentina è a fortissimo rischio: non solo perché la pandemia di Coronavirus continua a diffondersi in Sudamerica, ma anche perché all'interno dell'attuale quadro economico non sarebbe affrontabile una trasferta così onerosa per un solo gran premio.
D'altronde gli spazi nello schedule erano già molto ristretti: attualmente la stagione dovrebbe concludersi il 15 novembre a Valencia, e lo stesso Carmelo Ezpeleta aveva fatto sapere che il campionato non potrà andare oltre il 13 dicembre. Considerando che prima di metà novembre è sostanzialmente impossibile aggiungere altre date, visto che il calendario è molto fitto, gli unici slot disponibili rimangono il 22 e 29 novembre, oltre al 6 e 13 dicembre.

Finale in Asia?
Se non c'è possibilità di andare in America, rimane invece la chance di collocare due gran premi in Thailandia e Malesia. Il governo tailandese “si sta organizzando per ospitare un gran premio il 22 novembre” ha dichiarato la portavoce del governo Traisuree Traisaranakul al Bangkok Post. “Dipenderà da condizioni come i voli, l'apertura degli aeroporti e la disponibilità delle persone” in ingresso nel Paese, ha aggiunto. Anche per quanto riguarda la Malesia le trattative sono in corso. Johan Stigefelt, direttore del team Petronas, ha affermato che “sosteniamo il campionato il più possibile. Se l’ultima dell’anno fosse in Malesia, sarebbe una grande ricompensa per tutti noi. Ci piacerebbe molto concludere l’anno nel circuito di casa”. Sepang non è solo la gara di casa per il team Petronas, ma è molto di più: fino a pochi mesi fa Razlan Razali era a capo della struttura che possiede il circuito, e tutt'ora la squadra è di proprietà della società che gestisce la pista di Sepang. Si farà quindi il possibile per correre in Malesia, anche se rimane da sciogliere il nodo della presenza del pubblico, una condizione fondamentale per vedere il motomondiale in azione in Malesia.
 
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