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MotoGP Austria: al Red Bull Ring si frena forte

Il circuito austriaco dello Spielberg ospita l’undicesimo appuntamento del motomondiale, un circuito altamente impegnativo per l’impianto frenante, come confermano i tecnici Brembo
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Il Red Bull Ring di Spielberg, dopo circa un mese dall’appuntamento della F1, è ora pronto ad ospitare la MotoGP, per l’undicesimo round del 2017. I piloti del motomondiale, una sola settimana dopo la gara di Brno, tornano in pista per il GP d’Austria dall’11 al 13 agosto. Il tracciato è piuttosto veloce: tra le 9 curve di Spielberg, le MotoGP hanno girato in qualifica ad una media di 186 km/h. L’impianto frenante, anche a causa dei dislivelli presenti (con la discesa più ripida del 9,3%), è messo a dura prova: al Red Bull Ring i tecnici Brembo hanno attribuito il punteggio di difficoltà massima. Durante un giro del circuito i piloti MotoGP utilizzano i freni 7 volte, per un totale di 25 secondi: sull’arco dei 28 giri di gara, l’impianto frenante lavora per circa 12 minuti. La decelerazione media sul giro è di 1,3 g, la più alta del campionato. Le curve più impegnative per i freni sono le prime tre, in successione, mentre le altre quattro sono classificate di media difficoltà. La più tosta è quella per la prima curva – Castro Edge – che è posizionata nel punto più veloce della pista: le moto arrivano a 312 km/h e frenano fino a 99 km/h, con una decelerazione di 1,5 g raggiunta in 4,1 secondi. Un simile impegno richiede la curva 3, dove i piloti devono passare da 294 a 79 km/h in soli 5,2 secondi, protraendo la staccata per quasi 251 metri. Anche in questo caso la decelerazione raggiunge un valore di 1,5 g.
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