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MotoGP 2023, Pedrosa: “Acosta pilota speciale, ma non mettiamogli pressione”

MotoGP news – Dani Pedrosa, tre volte campione iridato nelle classi minori e grande protagonista della top class, commenta l'arrivo di Pedro Acosta in MotoGP il prossimo anno: "Attirerà molti tifosi, ma non c'è bisogno di mettergli alcuna pressione"

Pedrosa accoglie a braccia aperte Acosta
Non è ancora ufficiale, ma non è neanche un segreto che KTM abbia fatto valere l’opzione per Pedro Acosta che il prossimo anno sarà in MotoGP. Dopo aver vinto il titolo al primo anno in Moto3 e oggi essere il leader della Moto2, il prossimo anno approderà nella categoria regina con la Casa austriaca con cui ha iniziato il suo percorso nella Red Bull Rookies Cup. Al suo fianco ci sarà il campione Dani Pedrosa, collaudatore di KTM, che ha le idee chiare sullo spagnolo: “Siamo molto felici che Pedro si unisca alla MotoGP. Sta dimostrando di andare fortissimo e speriamo che quest'anno finisca come dovrebbe. Manca ancora mezza stagione e quest'anno deve concentrarsi sul concludere bene la stagione. Tutti i membri KTM cercheranno di aiutarlo in tutto ciò di cui ha bisogno”.

Tra le varie novità che dovrà affrontare, ci sarà anche l'aspetto mediatico
Acosta ha molta ammirazione e molto rispetto per Pedrosa, che ne è lusingato: “Naturalmente è un bel complimento da parte sua e dimostra di essere una persona che cerca di prestare attenzione e che vuole fare bene in futuro. Sta già cercando di vedere come si comporterà l'anno prossimo, il che dimostra molta intelligenza da parte sua”. Arrivare in MotoGP vuol dire avere anche molte cose con cui dover fare i conti: “Il cambiamento mediatico sicuramente lo noterà, perché c’è molta più attenzione in MotoGP rispetto alle classi inferiori. Ed essendo un pilota che genera così tante aspettative per la sua qualità e i suoi risultati, sicuramente ci saranno delle aspettative e attirerà molti tifosi già dalla prima gara”. Su cosa potrà fare Acosta in MotoGP, Pedrosa non si sbilancia: “Non lo so, perché possono succedere tante cose, ma può adattarsi velocemente come ha già dimostrato in Moto3. Per quello che sta dimostrando è un pilota speciale sì, ma non c'è bisogno di mettergli alcuna pressione”.

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