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MotoGP 2023, Dall’Igna: “Tra Mugello e Sachsenring ci saranno le trattative con i piloti”

MotoGP news – Ducati ha vinto il titolo l'anno scorso nella categoria regina e punta a calare il bis quest'anno con una moto che è sempre più competitiva. A dirlo sono i numeri e il direttore generale di Ducati Corse Gigi Dall'Igna ha raccontato quali cambiamenti sono stati fatti durante l''inverno, come vive la Sprint Race e ha detto la sua anche sui piloti che guidano la Desmosedici GP

"Abbiamo imparato dai nostri errori"
Anche quest’anno Ducati è la moto da battere in pista e il dato che meglio spiega questa affermazione è che delle cinque gare finora disputate la domenica, quattro portano il sigillo della Casa di Borgo Panigale. Due successi sono a nome di Francesco Bagnaia, pilota ufficiale, e le altre due portano la firma di Marco Bezzecchi, pilota del team Mooney VR46. La Desmosedici GP23 è stata fin da subito competitiva e il direttore generale di Ducati Corse Gigi Dall’Igna ha spiegato al sito motogp.com: “Abbiamo imparato dai nostri errori, dopo che nei test invernali del 2021 abbiamo voluto cambiare molto la nostra moto. L’anno scorso la Desmosedici era molto competitiva alla fine della stagione e abbiamo solo voluto introdurre poche cose: abbiamo cambiato qualcosa sul motore, sull’aerodinamica e anche sul telaio. I nostri piloti sono stati abbastanza contenti dei miglioramenti sul motore”. La grande novità di quest’anno è la gara più breve del sabato, di cui ha detto: “La Sprint Race ci ha costretto a cambiare qualcosa dal punto di vista tecnico durante il weekend. La gestione del motore è diversa e non so quanto sia un vantaggio per Ducati avere questo tipo di gara”.

Sui piloti ha detto che...
Ducati oggi ha ben otto moto in pista, considerando le due ufficiali, quelle del team Pramac, quelle del team Gresini e le due del team Mooney VR4. Dall’Igna su questo ha sottolineato: “È importante avere molte moto in griglia, questo può aiutare i piloti per migliorare le prestazioni e crescere con noi. Soprattutto con le strategie piloti che abbiamo fatto dopo il 2019 e anche dal punto di vista tecnico perché abbiamo imparato dai diversi stili di guida. Questa è la mia filosofia. Non vogliamo cambiare questo approccio, per noi è importante avere i migliori piloti nel team ufficiale, ma sicuramente non chiediamo agli altri piloti di non lottare per la vittoria”. E questo si rispecchia nell’attuale classifica generale che vede Bagnaia e Bezzecchi separati da appena un punto: “Alla fine è sempre una moto Ducati, non voglio ridurre la prestazione della Ducati. Dal Mugello al Sachsenring inizieremo le trattative con i piloti”.

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