L’ultima stagione di Valentino Rossi in MotoGP non è stata senza dubbio da ricordare, il pesarese ha faticato alla guida della Yamaha M1 del team Petronas con cui ha ottenuto come miglior piazzamento solo un ottavo posto. Il team principal Razlan Razali ha avuto l’occasione di lavorare con il nove volte iridato, ma non in un momento facile e intervistato da Crash.net ha ricordato: “Nonostante tutto, è stato un piacere lavorare con Valentino. In termini di generazione di valore è stato grandioso ed è stato un onore che l'ultima squadra con cui ha corso fosse la nostra”.
La delusione del 2021
Il veterano ha insegnato molto alla squadra: “Dalla nostra parte, abbiamo imparato molto avendolo in squadra. Ci ha anche dato una nuova mentalità sulle cose importanti su cui concentrarci”. L’unico rammarico riguarda i risultati: “Non avremmo mai pensato che sarebbe stato così, non credo che pensasse che sarebbe andata in quel modo. Ma succede! Dobbiamo solo ricordarci che è stato divertente lavorare con lui. Ora ricominciamo da capo con un nuovo libro”.
Non si può fare un paragone
Salutato Valentino, si accolgono Darryn Binder e Andrea Dovizioso che era entrato nella squadra già a fine 2021. Proprio su quest’ultimo ha detto: “Alcuni fan o scettici confronteranno le due cose e diranno che potrebbe essere un'altra stagione come quella svolta con Valentino, ma la gente dimentica che abbiamo avuto Valentino quando aveva 42 anni. Dovi ne ha 36. Se guardi dov'era Valentino quando ne aveva 35, era ancora al top. Quindi penso che sia un confronto completamente diverso”. Ciò non toglie che è il più “anziano” in griglia di partenza: “Ma Dovi ha fatto molto ai suoi tempi in Ducati. È stato tre volte vicecampione e, soprattutto, ha disputato le cinque gare l'anno scorso. Alla guida di una moto vecchia di due anni, ma questo gli ha dato il feeling e la competitività sia tornata. Con lo stesso pacchetto dei piloti ufficiali penso che sarà uno dei i piloti in lotta per il campionato”.