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MotoGP 2022, Dall'Igna: “Se non possiamo sviluppare ciò che è consentito, possiamo restare a casa”

MotoGP news – Le Desmosedici sono da anni tra le moto più innovative della categoria regina, quest'anno però una delle novità portate in pista è stata bocciata. Ecco cosa ne pensa, senza mezzi termini, il direttore generale di Ducati Corse Gigi Dall’Igna
La moto migliore della griglia
Quasi tutte le ultime novità tecniche della MotoGP sono nate nella fabbrica di Borgo Panigale, sotto la responsabilità di Gigi Dall’Igna, che ogni anno si inventa qualcosa di nuovo per migliorare la Desmosedici GP. E ci riesce, dal momento che la “rossa” sembra essere la moto migliore dello schieramento di partenza: otto pole position e sei vittorie nelle prime undici gare. Ducati è sulla buona strada per vincere il titolo costruttori, per la terza volta consecutiva, ma quest’anno ha anche dovuto fronteggiare dei momenti poco piacevoli.

"Non è un pulsante in più a fare la differenza per il pilota"
La MSMA, Motorcycle Sports Manufacturers’ Association, ha bocciato l’abbassatore anteriore per il 2023 e Dall’Igna in un’intervista al sito tedesco Speedweek ha dichiarato: “È nostro compito rendere le moto da corsa migliore e più competitiva ogni anno. Abbiamo il dipartimento di sviluppo per questo. Se non siamo più autorizzati a sviluppare tutto ciò che è consentito dalle normative, possiamo rimanere subito a casa”. Il dispositivo ha comunque visto la luce: “Ci sono stati alcuni piloti che hanno già utilizzato il 'Front Device' nelle prime gare, altri solo in seguito”. Questo vuol dire avere un pulsante in più da usare sul manubrio, ma l’ingegnere veneto ha ammesso: “Non è un pulsante in più a fare la differenza per il pilota. Avrei accettato alcune restrizioni se avessimo potuto evitare il divieto sull’holeshot. Ma alla fine nessuno dalla MSMA ha voluto seguire i nostri suggerimenti. Vorrei continuare ad usarlo”. Ma non sarà possibile.

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