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MotoGP 2020, Valentino Rossi: “La differenza sulla sicurezza si fa nei circuiti”

L’aspetto della sicurezza è sempre stato un aspetto MotoGP news – In uno sport così pericoloso come il motociclismo la sicurezza è sempre all’ordine del giorno, e negli anni l’evoluzione in questo ambito è stata progressiva. Oggi i piloti hanno addirittura l’airbag nella tuta, ma per Valentino Rossi quello che si può fare di più è in pista, aumentando per esempio le vie di fuga
Tema: sicurezza
Anche se molto spesso gli appassionati sono concentrati sulla gara e sul vincitore, un aspetto che merita molta attenzione è quello della sicurezza, essendo il motociclismo uno degli sport più pericolosi per eccellenza. Lo sa bene Valentino Rossi, che corre dal lontano 1996 e ha visto le varie evoluzioni in materia. Intervistato dal sito ufficiale motogp.com il pilota Yamaha ha dichiarato: “Se penso agli anni in cui io ancora non correvo, era considerato quasi un miracolato chi, dopo una caduta a 300 km/h, si alzava senza problemi. Oggi questo è molto più realistico, in un weekend di gara capita anche molte volte. Abbiamo lavorato molto con la Commissione di Sicurezza dal 2003 ad oggi. Sono cambiate le attrezzature e sono state rese obbligatorie molte misure di protezione, come per esempio l’airbag o la protezione anteriore nella tuta. Anche i caschi hanno raggiunto ulteriori misure di sicurezza, la qualità si è alzata, e questo riguarda anche gli stivali. Basta guardare uno stivale usato ora e paragonarlo a uno che veniva usato nel 1990, la differenza è davvero sostanziosa. Soprattutto oggi siamo riusciti ad aumentare la sicurezza dei tracciati e secondo me su questo punto possiamo fare la differenza. Siamo infatti impegnati per avere più vie di fuga e per questo vengono spesi molti soldi ed è estremamente importante che ciò avvenga. Il nostro è sempre uno sport molto pericoloso ed è nostro compito fare tutto ciò che è umanamente possibile per la sicurezza”. Progressi sono già stati fatti e tanti altri, si spera, se ne faranno

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