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MotoGP 2020, Petrucci: “Ecco come Marquez ha cambiato il modo di guidare”

MotoGP news – In sette stagioni nella classe regina Marc Marquez ha conquistato ben sei titoli mondiali, Danilo Petrucci ammira la sua capacità di "salvare" situazioni in cui gli altri piloti sarebbero già a terra e ha capito qual è il suo segreto
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"Il suo corpo è sempre più vicino all’asfalto rispetto agli altri piloti"
La MotoGP è nelle mani di Marc Marquez, negli ultimi sette anni lo spagnolo ha messo la firma su ben sei titoli, cambiando anche il modo di guidare nella categoria regina. Lo sa bene Danilo Petrucci che per questo lo paragona a Kenny Roberts: l'americano è stato capace di vincere il titolo al debutto nella top class e ha rivoluzionato l'approccio alle 500 di allora. “Marc sposta sempre il limite in avanti. Sono orgoglioso di aver corso contro di lui - ha detto il pilota Ducati -  ma anche con Jorge, Valentino, Dani, Casey. Persone che guardavo alla televisione. A volte ho potuto batterli, ma rimango sempre con la sensazione che loro siano davvero dei grandi campioni. Ho letto molte cose su Kenny Roberts, lui è stato il primo a mettere il ginocchio a terra, creando un nuovo modo di guidare. Marc sta facendo lo stesso. Ha davvero cambiato il modo di portare al limite le moto. Il suo corpo è sempre più vicino all’asfalto rispetto agli altri piloti. Ho visto molte immagini di lui che cercava di salvarsi da una caduta e ho capito che è in grado di farlo perché, quando inizia a piegare la moto, diventa davvero un tutt’uno con lei. Se guardiamo le immagini dal davanti, è sempre il primo a toccare l'asfalto con il gomito e il ginocchio rispetto agli altri piloti. È uno dei piloti che ha il corpo più fuori dalla moto, ed è sempre pronto a tenerla quando c’è il rischio di cadere. Provare a fare quello che fa lui non è naturale. Quando stai davvero spingendo oltre i tuoi limiti a volte senti che la moto cade e non puoi fare nulla, perché quando tocchi con il gomito per provare a salvare la caduta lo sterzo è già andato. Lui sta sempre 10-15 cm più vicino all’asfalto, quindi è più veloce a reagire. Abbiamo visto molti salvataggi quest'anno e penso che sia per questo motivo. Quante volte sarebbe caduto se non avesse salvato la moto? Forse non avrebbe vinto il titolo... è incredibile quante volte c’è riuscito”.

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