Dietro le quinte
Jorge Lorenzo ha scritto una seconda autobiografia con il titolo “Quello che ho imparato fino ai 30” e in questo libro, oltre a spiegare come ottenere successo nei vari ambiti della vita, ha svelato alcune circostanze sportive che gli sono capitate quando, dopo il biennio del pesarese in Ducati, è stato nuovamente il compagno di squadra di Valentino Rossi in Yamaha. Il maiorchino ha scritto: “Rossi era appena tornato in Yamaha, e la casa costruttrice voleva che migliorasse i suoi risultati. Un giorno venni a sapere che il mio preparatore fisico, Antonio Casciani, si era riunito con Rossi e il suo preparatore a Tavullia. Dovette spiegargli il modo in cui mi allenava. Decisi così di interrompere il mio rapporto con Antonio. Valentino aveva iniziato ad allenarsi con moto identiche a quelle che usavo io a Gerno, realizzando inoltre esercizi molto simili. Casualità o no, da quel momento iniziò a essere più competitivo”. Subito dopo, Lorenzo ha iniziato a discutere con Maio Meregalli, che era il capo del team di Valentino, e ha spiegato: “Decisi di parlare con lui. Potevo accettare che mi venissero copiati i setting prima di ogni gara, ma anche gli allenamenti no, questo era troppo. Ho preferito inoltre che non partecipasse più alle nostre riunioni tecniche a seguito di ogni prova libera. Sospettavo che Meregalli trasmettesse tutto al team di Rossi”. Dopo aver raccontato questi episodi, il 30enne ha dato i suoi consigli ai lettori: “Non devi raccontare ai tuoi avversari ciò che ti dà un vantaggio sui tuoi rivali e lasciare che loro ti copino. Mantieni il tuo segreto”.