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MotoGP 2016, messaggi sul cruscotto?

MotoGP news – Potrebbe iniziare una nuova era delle corse motociclistiche con questa idea della ricezione di messaggi sul cruscotto. I team proveranno a fare ora delle proposte al direttore tecnico MotoGP Danny Aldridge che saranno valutate. Valentino Rossi è favorevole, Marc Marquez contrario
Novità!
Dopo aver parlato della possibilità di ricevere informazioni via radio dai box, ora si sta discutendo di un altro tema simile, ovvero comunicare tramite messaggi che i piloti possono leggere sul cruscotto. Finora i piloti ricevono comunicazioni dalla direzione gara o dal team in merito alla corsa, ovvero se è stata esposta bandiera rossa o se sono stati autori di una partenza anticipata, e quindi devono attuare la penalità. L'idea di aumentare il numero dei messaggi, e quindi la complessità, è legato anche ad aumentare il numero della spettacolarità in pista. Secondo quanto si sta dicendo, i messaggi dovrebbero comunque essere semplici, ovvero potrebbe apparire la scritta “box” per invitare il pilota a rientrare a cambiare la moto, se si corre in condizioni particolari, oppure dare la distanza – di vantaggio o svantaggio – che si ha nei confronti di un altro pilota. Chiaramente ci sarebbe un numero limite i caratteri che dovranno apparire sul cruscotto. L'intenzione è quella di dare un'informazione prima al pilota e i team si metteranno al lavoro per vedere cosa è fattibile e cosa no. Le squadre potrebbe inviare un numero massimo di quattro messaggi al giro, ma si teme che questa mole di messaggi possano essere troppi. Al momento se ne sta solo discutendo, i team faranno le loro proposte e sarà compito del direttore tecnico di MotoGP Danny Aldridge dire se la cosa si potrà fare oppure no. È statao chiesto al parere ad alcuni piloti e Valentino Rossi è d'accordo: “Mi piace l'idea e inoltre vorrei avere la radio, perché in alcuni casi, come il flag-to-flag potrebbe essere utile. Può essere anche buono per quanto riguarda la sicurezza”. Marquez non è invece d'accordo: “Per me il pilota in pista dev'essere da solo. È lui che deve prendere la decisione e noi siamo pagati per questo. Se si riesce a fare una riunione prima della gara, si parla con i tecnici, è la cosa migliore”.
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