Mercato piloti MotoGP - KTM: "Ci piacciono Miller, Rins e Pol Espargarò"
Il direttore delle attività sportive di KTM bacchetta anche Paco Sanchez, il manager di Gardner: "A noi Remy piace, ma lui e Raul Fernandez devono ancora fare esperienza. Non mi piacciono le cose che sono state dette sui contratti offerti"
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KTM è al centro di tutti i movimenti di mercato in MotoGP, e i diretti interessati non smentiscono. A parlare è stato il gran capo delle operazioni di Mattighofen, Pit Beirer, che non solo ha confermato la trattativa con Jack Miller, ma ha aggiunto nomi importanti alla lista della spesa.
Più piloti che moto
KTM è alla ricerca di piloti con esperienza, e capaci di portare del know-how in Austria: “In questo momento stiamo avendo conversazioni interessanti - con Pol, con Jack e con Alex Rins. Sfortunatamente Joan Mir e il suo manager ci hanno tagliato fuori, non parlano con noi. Devo prenderne atto. Per il resto posso dire che siamo in trattativa, come altre case ovviamente”.
Se Miller sembra più avanti di altri nella definizione di un accordo ed è molto sostenuto in seno alla squadra, un pilota spagnolo – forse più Rins che Espargaro- sarebbe il candidato ideale a vestire i colori GasGas se davvero Mattighofen dovesse schierare sei moto per il 2023. Al momento però niente è certo e non è detto che gli attuali piloti saranno confermati. “L'unico ad avere un contratto per l'anno prossimo è Brad Binder, anche se Miguel Oliveira ha dimostrato tutto il suo valore, anche recentemente, con la vittoria di Mandalika”.
Rookie imbizzarriti
Completamente diverso il discorso riguardante i debuttanti, con Raul Fernandez scontento della propria situazione tanto quanto Remy Gardner, con quest'ultimo che ha fatto sapere di considerare addirittura una migrazione in superbike. A tal proposito Pit Beirer si leva un sassolino dalla scarpa. “Paco Sanchez (il manager dell'australiano, ndr) non perde occasione per rimproverarci in questo momento. Si lamenta della KTM, del team Tech3 e del contratto che abbiamo offerto al suo pilota Remy Gardner per il 2023. Ho molti problemi con affermazioni del genere, perché Remy e Raúl sono semplicemente dei novellini in questa classe. Per i principianti ci vuole un po' di pazienza fino a quando non arrivano i primi risultati. Ci piace molto Remy e vorremmo continuare con lui - chiude Beirer-. Ma sarebbe meglio se il suo manager non ci rimproverasse costantemente sui media. C'è gente che gioca con il telefonino mentre noi lavoriamo, ma così non si fa il bene del pilota”.
Più piloti che moto
KTM è alla ricerca di piloti con esperienza, e capaci di portare del know-how in Austria: “In questo momento stiamo avendo conversazioni interessanti - con Pol, con Jack e con Alex Rins. Sfortunatamente Joan Mir e il suo manager ci hanno tagliato fuori, non parlano con noi. Devo prenderne atto. Per il resto posso dire che siamo in trattativa, come altre case ovviamente”.
Se Miller sembra più avanti di altri nella definizione di un accordo ed è molto sostenuto in seno alla squadra, un pilota spagnolo – forse più Rins che Espargaro- sarebbe il candidato ideale a vestire i colori GasGas se davvero Mattighofen dovesse schierare sei moto per il 2023. Al momento però niente è certo e non è detto che gli attuali piloti saranno confermati. “L'unico ad avere un contratto per l'anno prossimo è Brad Binder, anche se Miguel Oliveira ha dimostrato tutto il suo valore, anche recentemente, con la vittoria di Mandalika”.
Rookie imbizzarriti
Completamente diverso il discorso riguardante i debuttanti, con Raul Fernandez scontento della propria situazione tanto quanto Remy Gardner, con quest'ultimo che ha fatto sapere di considerare addirittura una migrazione in superbike. A tal proposito Pit Beirer si leva un sassolino dalla scarpa. “Paco Sanchez (il manager dell'australiano, ndr) non perde occasione per rimproverarci in questo momento. Si lamenta della KTM, del team Tech3 e del contratto che abbiamo offerto al suo pilota Remy Gardner per il 2023. Ho molti problemi con affermazioni del genere, perché Remy e Raúl sono semplicemente dei novellini in questa classe. Per i principianti ci vuole un po' di pazienza fino a quando non arrivano i primi risultati. Ci piace molto Remy e vorremmo continuare con lui - chiude Beirer-. Ma sarebbe meglio se il suo manager non ci rimproverasse costantemente sui media. C'è gente che gioca con il telefonino mentre noi lavoriamo, ma così non si fa il bene del pilota”.
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