Mercato MotoGP, parte il valzer: Bagnaia verso Yamaha, Aprilia scatenata
Le grandi manovre per il 2027 iniziano con due anni d'anticipo. Aprilia punta Quartararo, Acosta è l'oggetto del desiderio di tutti e per Bagnaia si aprono le porte di Iwata
Tutti pazzi per Acosta e la mossa di Aprilia
Mancano ancora tre mesi al via del mondiale 2026, ma nel paddock l'attenzione è già tutta proiettata al 2027. Non è solo questione di impazienza: tra due anni cambieranno i regolamenti tecnici e scadranno i contratti dei "big", scatenando un vero terremoto. La casa più aggressiva al momento sembra essere Aprilia. Dopo un ottimo finale di stagione, a Noale vogliono fare il salto di qualità definitivo e hanno messo nel mirino Fabio Quartararo. Il francese, deluso dalla scarsa competitività della Yamaha M1 e scettico sul nuovo progetto V4, potrebbe cedere alla corte italiana per tornare a lottare per il vertice.
Ma il vero ago della bilancia è Pedro Acosta. Il talento spagnolo è al centro di un intrigo internazionale: la KTM sta facendo di tutto per trattenerlo, pressata anche dal colosso cinese CF Moto che vuole rilevare le strutture austriache, ma il rinnovo è tutt'altro che scontato. Su "Pedrito" c'è il forte interesse della Honda, ma si fa strada un'ipotesi affascinante che coinvolge Valentino Rossi. Se il team VR46 dovesse stringere un accordo con Aprilia per la fornitura delle moto, Acosta potrebbe diventarne la punta di diamante, magari gestito da Davide Brivio, che tornerebbe così a collaborare con Rossi. Senza dimenticare che anche Ducati tiene d'occhio lo spagnolo, specialmente se Marc Marquez decidesse di tornare in HRC (dove la moto è cresciuta molto grazie alla cura Albesiano) dopo aver vinto il decimo titolo.
Il 2027 di Bagnaia potrebbe essere in blu?
Bagnaia-Yamaha: suggestione o realtà?
In questo scacchiere impazzito, quale sarà il destino di Pecco Bagnaia? Con il rapporto in Ducati ai minimi storici, l'addio sembra scritto. Per il piemontese si profila una sfida affascinante: il passaggio in Yamaha al posto di Quartararo. L'idea di Iwata sarebbe quella di formare una "super coppia" inedita, affiancando Bagnaia al turco Toprak Razgatlıoğlu. Due stili di guida opposti e complementari che potrebbero rilanciare la casa dei tre diapason (o creare un bel delirio in fase di sviluppo della moto, chissà).
Tutto questo fermento non è casuale. Le Case vogliono farsi trovare pronte per la rivoluzione tecnica del 2027, che vedrà il ritorno ai motori da 850 cm³, l'addio agli abbassatori, una drastica riduzione dell'aerodinamica e l'arrivo di Pirelli come fornitore unico di pneumatici. Sarà una MotoGP diversa, più "umana" e meno robotica, e chi sbaglia la scelta del pilota oggi rischia di pagare dazio per anni. Le prime firme importanti potrebbero arrivare già nella prossima primavera: preparate pop-corn e patatine, il mercato non è mai stato così caldo.