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Marquez, la telemetria conferma: nelle curve a sinistra non ha rivali

Il fenomeno di Cervera è sempre stato il più forte sulle piste sinistrorse: ora anche gli altri ducatisti hanno capito perché

Marquez? Non c'è nessuno che è veloce come lui nelle curve a sinistra, ho guardato i suoi dati ed è stato migliore persino di Martin e Bagnaia in quella situazione, anche se loro hanno la GP24”. A dire così è stato Marco Bezzecchi, nel weekend di Jerez de la Frontera. Si sa che i ducatisti hanno libero accesso ai reciproci dati, e tutti sono ovviamente molto curiosi nel vedere come si comporta il #93 in sella alla Desmosedici.


Il computer non mente

La telemetria dice molto dello stile di guida di un pilota: la velocità che sa esprimere, l'apertura del gas, quando frena. Ovviamente poi quello che conta è il cronometro e Marquez in sole quattro gare ha già dimostrato di essere in linea con i suoi più accreditati avversari. In alcuni settori o curve è addirittura più forte, in particolare quando si gira a sinistra. Si tratta di una caratteristica che il pilota di Cervera ha sempre avuto e una vera e propria spiegazione non è mai riuscito a darla nemmeno lui. “Mi vengono meglio” è quanto è riuscito a dire, interrogato sull'argomento, e d'altronde ci sono statistiche della sua carriera che lo certificano in maniera inequivocabile. Marc per esempio ha vinto per 11 volte consecutive al Sachsenring (tra tutte le categorie), circuito dove ci sono appena 3 curve a destra. E Marc è stato anche un grande interprete di Aragon, dove ha vinto 6 volte e che è un altro circuito sinistrorso. Tra le piste in senso antiorario c'è anche Austin, e infatti Marc in Texas si è affermato 7 volte.


Il problema al braccio

Il punto è che fino al 2020 Marquez era il più veloce praticamente ovunque, salvo poi infortunarsi all'omero destro, incidente che gli ha tolto forza al braccio. Diventando più debole nelle curve a destra – e infatti a Jerez in alcuni punti era tra i peggiori ducatisti- Marc ha dato l'impressione di essere un pilota iper performante “solo” a sinistra, ma in realtà non è affatto così.

Nel corso della stagione Marquez tornerà sulle piste che ama maggiormente, ma i suoi progressi sono comunque già evidenti e la vittoria prima o poi arriverà. Vista la velocità di apprendimento, non è detto che l'appuntamento con il successo – che manca da Misano 2021- non sia in arrivo anche prima del Sachsenring. Da qua alla Germania ci sono altre quattro gare (Le Mans, Barcellona, Mugello, Assen), vedremo cosa riuscirà a tirare fuori dal cilindro il fenomeno di Cervera.

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