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Marquez fischiato al Mugello, giusto o sbagliato? Il tifo si divide in due

Marc ringrazia Tardozzi, che ha invitato i tifosi a tifare per Ducati, chiunque la guidi. Ma un pilota non piace solo per il suo indiscutibile valore in pista e Marc non ha mai scelto sfide che lo hanno fatto amare

La premiazione della Sprint avviene sul rettilineo di partenza e non sul podio. È più a "tiro" di tifosi e anche a rischio di fischi, esattamente come è avvenuto sabato dopo la gara corta al Mugello. 

Pecco Bagnaia è andato a salutare i tifosi e ha raccolto applausi, Marc Marquez ha accennato a muoversi verso la tribuna ma ha desistito. Diversi i fischi per lui, che ha incassato per la verità senza darci troppo peso. Davide Tardozzi invece si è lasciato intrappolare nella questione ed è andato sotto le tribune, mostrando la maglietta e ricordando a tutti che "è rossa". Come a dire: Marc è un pilota Ducati e se vuoi tifare Ducati devi tifare Marquez. 

Protezione totale 

Il gesto non è sfuggito all'otto volte campione del mondo, che da quest'anno ha trovato un grande sostegno nel team manager di Borgo Panigale. Tanto che domenica, dopo la gara, ha voluto ricambiare il pensiero, approfondendo il concetto. "Voglio ringraziare Davide perché ieri mi ha supportato molto. Alla fine questo è uno sport e se sei un vero appassionato di moto, puoi supportare il tuo pilota. Puoi tifare ad esempio Pecco e cantare Pecco, Pecco, Pecco per tutto il tempo e anche questo è il bello. E mi piace, perché è l’idolo locale. Ma sì, quelle persone che mi fischiano e che fischiano Alex solo perché il suo cognome è Marquez, o che fischiano la bandiera spagnola perché sono spagnolo… questo non ha senso. Non sono veri tifosi della MotoGP. Voglio godermi questo giorno molto speciale, ho vinto con un team italiano, su una moto italiana e su un circuito italiano". 

Slalom speciale 

Marquez è stato bravo a evitare le varie trappole del weekend italiano, compresi i festeggiamenti post gara, quando è andato a piantare una bandiera Ducati sotto la tribuna dedicata ai tifosi della Rossa. Il gesto ha ricordato quello di Jorge Lorenzo nel 2018, quando vinse e andò a piazzare l'asta con il proprio vessillo nella ghiaia. Ma il maiorchino in quell'occasione aveva appena comunicato che si sarebbe separato da Borgo Panigale, mentre per Marquez l'avventura è appena cominciata. “Potevo festeggiare con la bandiera numero 93, perché è la 93esima vittoria, ma ho preferito scegliere una bandiera Ducati, perché così la gente è più calma. So che era molto importante per Ducati vincere qui, mi sento parte del team e mi ha fatto molto piacere vincere con il rosso Ducati, anche se oggi era molto scuro". 

Insomma, il desiderio di fare qualcosa di personale c'era, ma per non dare fuoco alle polveri con i tifosi di Valentino (e non solo) Marc ha scelto il profilo basso. 

Giusto o sbagliato 

Parlare di tifo non è semplice e ognuno la può vedere alla propria maniera. C'è chi ritiene che i fischi siano roba per i tifosi del calcio, chi rivendica il fatto di avere pagato un biglietto e di avere diritto a esprimere le proprie preferenze. E se a qualcuno Marquez non piace ancora oggi per i fatti del 2015, perché bisogna obbligarlo a tifare per Marc? Guidare una Ducati evidentemente non è abbastanza per fare scattare l'amore, anche perché in questo momento ci sono almeno altri due o tre piloti che con la stessa moto possono vincere e Marquez non è esattamente il salvatore della patria. Fosse approdato in rosso nel 2017 forse i fatti del 2015 si sarebbero stemperati con più facilità...ma al tempo sarebbe stata una scommessa e lui non l'ha voluta raccogliere. 

Che Marc ancora oggi sia un gran pilota, probabilmente il migliore, è comunque sotto gli occhi di tutti, fischi o non fischi. E il #93 ha dimostrato che - al di là delle dichiarazioni- se ne è ben fatto una ragione, le cose importanti per un campione sono altre. E se sta bene a lui...

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Ottavonano-IETTALO
Mar, 24/06/2025 - 23:41
…infatti Davide Tardozzi, non capisce che il suo pupillo lo può apprezzare solo lui, dopo la pugnalata che ha dato Bagnaia…. Marquez, non piace perché proprio come nel 2015, non riesce a vincerà senza l’aiuto di qualche altro pilota… in questo caso suo fratello, che puntualmente viene superato e che aiuta a tenere lontano i rivali…. Due conto uno è facile…. Per questo Marquez non piace, semplice…
Fry
Mer, 25/06/2025 - 00:27
Se non vuole più essere fischiato potrebbe iniziare chiedendo scusa ai tifosi per aver rovinato un'intera stagione, falsando il mondiale.
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killer
Mer, 25/06/2025 - 02:10
il vero campione è prima un uomo con la propria dignità e parola. I fatti del 2015, il fatto di inseguire gli altri piloti per qualificarsi in griglia, l'incidente con Bulega nel festival Ducati non fanno che dimostrare quanto piccolo sia l'uomo rispetto alla grandezza del pilota. Ergo giusto che sia fischiato per sempre e senza appello.