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Interviste MotoGP - Piero Taramasso Michelin: “Abbiamo avuto più tempo per analizzare i dati"

MotoGP news - Piero Taramasso, responsabile motosport Michelin, ci ha spiegato come questo lungo periodo di lockdown sia stato comunque utile per analizzare dati e riscontri raccolti durante i test invernali. La voglia di ripartire è tanta e l'impegno sarà massimo
Lavoro continuo
Da quattro stagioni la MotoGP utilizza gomme Michelin, quest'anno il produttore francese nei primi test invernali ha portato una nuova gomma posteriore che sembra aver cambiato parzialmente i valori in campo. In questo momento di pausa forzata la nostra Serena Zunino ha potuto incontrare (vitrualmente) Piero Taramasso, responsabile Motosport per Michelin, che ha fatto il punto sulle novità 2020 e le ha raccontato come è stato sfruttato il tempo di questo lungo lockdown.

Quali sono le caratteristiche delle gomme 2020? Nei test Ducati e Honda sono apparse più in difficoltà, mentre Yamaha e Suzuki erano forse più avvantaggiate.
Il nuovo posteriore ha indubbiamente più aderenza e la stabilità è superiore al passato. Questo “grip” può essere sfruttato in accelerazione o nel passaggio curva ma richiede un lavoro di assetto e un certo adattamento nello stile di guida del pilota. Nei test abbiamo visto moto e piloti adattarsi più velocemente di altri e per questo i “valori in pista” sono stati un po’ modificati.

Visto la bozza del calendario 2020, quale sarà per voi la difficoltà maggiore a livello tecnico?
La voglia di ripartire è tanta, stiamo  lavorando alla definizione del nuovo calendario insieme a Dorna e alle squadre, e questo ci permetterà, anche in presenza di un calendario serrato, di affrontare al meglio la ripresa del campionato (anche nel caso di ulteriori cambiamenti).   

Le gomme sono un elemento importantissimo nei GP, come gestite questa pressione?
Sono ormai quattro anni che siamo in MotoGP e questo ci ha consentito di maturare l’esperienza necessaria per affrontare con determinazione e passione tutti gli impegni legati al week end di gara.

Quanto vi ha penalizzato la pandemia?
Tutto il lavoro svolto prima del Covid rimane comunque valido, abbiamo sfruttato questo tempo per analizzare i dati con calma, siamo andati nel dettaglio, cosa che non possiamo fare in condizioni normali. I dati raccolti durante questi quattro anni sono preziosissimi in quanto alimentano anche i nostri software di simulazione e rivestono, quindi, un ruolo importante nella definizione della scelta dei pneumatici da usare durante il week end di gara.  

Quali sono i piloti che vi aiutano maggiormente nello sviluppo delle gomme?
Tutti i piloti partecipano allo sviluppo dei pneumatici e ogni pilota ha delle “sensibilità” diverse, quindi tutti i dati e commenti che recuperiamo sono buoni e utili. Certamente i piloti che sono nella categoria da più anni hanno più esperienza e un vocabolario tecnico più preciso e comprensibile, il che ci aiuta.

Quali indicazioni vi erano arrivate dopo i primi test pre-stagionali di Sepang e Qatar?
Dopo aver provato il nuovo posteriore ci sono stati dei commenti molto buoni, ora non ci resta che vederlo debuttare in gara.

Qual è stata finora la vostra soddisfazione più grande? In cosa invece avete trovate difficoltà in questi anni?
La più grande soddisfazione è quella di riuscire a fornire pneumatici performanti per ogni costruttore e per qualsiasi tipo di pilota o stile, cosa che non è assolutamente facile nel “monogomma”. Siamo riusciti a farlo dando così l’opportunità a tutti di salire sul podio e migliorando lo spettacolo.
La difficoltà maggiore è stata quella di lavorare con delle moto ancora assettate per il fornitore di gomme precedente e non ottimizzate per le nostre gomme. Questo rende tutto più difficile e può portarti anche a fare delle scelte sbagliate.
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