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Infortunio Marquez, Puig: “Non ha nulla di cui pentirsi”

MotoGP news – Dopo l’infortunio rimediato dall’otto volte campione del mondo il team manager del team Repsol Honda Alberto Puig ha analizzato la sua gara, spiegando quale fosse la strategia della squadra, e della piena fiducia che ripone in Marc Marquez
"E' due passi avanti gli altri"
Se Marc Marquez non fosse caduto, quasi certamente avrebbe calcato il secondo gradino del podio al termine della prima gara stagionale, dopo aver compiuto l’impresa straordinaria di rimontare dal sedicesimo posto. A parlare del Gran Premio di Jerez è stato Alberto Puig, che ai microfoni di Radio Catalunya ha spiegato: “La strategia era cominciare bene e provare a dominare tutta la gara fino alla fine. Questo è quello che stava succedendo, prima che Marc uscisse di pista nei primi giri. Quello non ce l’aspettavamo”. Quello il primo errore dello spagnolo, a cui però è riuscito a recuperare in maniera straordinaria, segno della sua grande competitività: “Quando Marc è uscito di pista, ha avuto bisogno di due giri per recuperare la sua concentrazione. Ma abbiamo visto che iniziava a superare i piloti che aveva davanti. Se avessimo avuto quattro o cinque giri in più, avremmo ripreso anche Quartararo, dato che Marc andava un secondo più veloce. Sappiamo che tipo di pilota abbiamo. Oggi ha dimostrato, ancora una volta chi è. Adesso è infortunato e deve riposare, pensare a recuperare e quando sarà pronto, tornerà a lottare per la vittoria. Queste cose succedono quando sei Marc Marquez, fa cose eccezionali. Non ha nulla di cui pentirsi, il nostro team ha un rispetto pazzesco per lui e ammiriamo quello che fa. Adesso affrontiamo la sfida della lesione, queste sono le gare. Siamo una squadra forte e in qualche modo lo supereremo”. Il destino però si è messo di traverso e ora Marc dovrà fare i conti con il suo primo infortunio in MotoGP: “L’infortunio di Marc è qualcosa di veramente negativo. Quando hai un pilota infortunato, quasi nulla è positivo. Ad ogni modo, tutti abbiamo visto e capito il livello di Marc. In Qatar alcune persone dubitavano del suo rendimento e ora è chiaro che non ci sono più dubbi su questo. La sua Honda RC213V e lui sono due passi avanti. Non solo era un po’ più veloce, era molto più veloce di tutti gli altri. La differenze continua a crescere anno dopo anno”.
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