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Davide Bulega, “Aiuterò i genitori dei piloti junior ad affrontare la giungla contrattuale ”

Ex pilota e padre di Nicolò, Davide Bulega ha deciso di mettere la sua esperienza a disposizione dei genitori di giovani piloti che sono alle prime armi nel mondo del motociclismo. Da sempre nel mondo delle corse, il romagnolo ha deciso di aiutare chi non è pratico dell’ambiente, con l’obiettivo di far firmare il miglior contratto possibile ai futuri motociclisti 
Nuovo progetto
Entrare nel mondo del motociclismo è un privilegio per pochi piloti e imparare a districarsi tra contratti e clausole è ancora più difficile. Proprio per questo motivo Davide Bulega ha pensato bene di aiutare genitori inesperti che non saprebbero far fronte a clausole non citate, voci non meglio specificate, e garanzie tecniche promesse solo a voce.
Padre di Nicolò Bulega, pilota dello Sky Racing Team VR46 che corre in Moto3 e che il prossimo anno passerà in Moto2, Davide è un ex pilota nonché team manager dal 2001 al 2007. Il riccionese d’adozione ha dichiarato: “Quando Nicolò ha iniziato a correre, ho avuto la fortuna di poterlo supportare con la mia esperienza di pilota e team manager e grazie ai numerosi contatti maturati nel paddock. Troppe volte ho visto genitori che invece non hanno potuto fare leva su un’esperienza personale e che sono rimasti invischiati in team poco affidabili. Mi è capitato di commettere degli errori per così dire “politici” e questo oggi per me è diventato un ulteriore valore aggiunto che posso mettere a favore dei genitori. Perché è anche da certi errori che ho capito qual è l’anello mancante della catena fra il pilota junior e il suo contratto con il team: è una figura professionale che si interfacci fra il genitore e il team nell’atto di stilare, leggere ed accettare un contratto, che sappia inserire o togliere tutto ciò che serve e soprattutto garantire la massima professionalità tecnica. Sono convinto che con la mia conoscenza potrei fare da consulente a quei genitori che hanno figli giovanissimi e che firmano contratti a volte poco chiari con i team, e che (più di quanto si immagini) vanno a finire in litigi o addirittura “divorzi” a discapito dei ragazzi. Ecco, desidero mettere al loro servizio la mia esperienza attraverso delle consulenze e fare da ponte tra genitore e team ed eventualmente tra genitore e manager personale, affinché durante la stagione agonistica sia tutto molto chiaro”. Bulega infine ha puntualizzato: “Non sarò un manager di piloti, né procaccerò sponsor per loro, né mi sostituirò ad un Legale: il mio ruolo sarà finalizzato ad accompagnare i genitori meno esperti dai team per fare sì che firmino dei contratti tecnicamente corretti”.
Nella storia del motociclismo, sono molti i piloti che soprattutto all’inizio sono stati aiutati dai genitori. Si guardi per esempio a Casey Stoner, che è sbarcato in Inghilterra dopo che i suoi genitori hanno venduto tutto in Australia e hanno investito nella sua carriera. Quello dell’australiano è un esempio felice che ha conosciuto il lieto fine, ma si trattava pur sempre di un salto nel vuoto che è stato compiuto dalla famiglia, spinti dal grande talento mostrato dal figlio. Ha avuto il lieto fine anche la storia di Jorge Lorenzo, ma sono note le grandi tensioni che negli anni ha avuto con suo padre, Chicho Lorenzo, con cui addirittura non ha parlato per anni, affidandosi poi a manager esterni alla famiglia.

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