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Chicho Lorenzo contro Petrucci: "Jorge ha fatto certe cose perché ha lavorato più di altri"

Il padre del penta campione rivendica il passato stakanovista del figlio: "Si è allenato per migliaia di ore, ha corso centinaia di gare quando ancora era un bambino. Ecco perché gli altri piloti non capiscono come faceva ad andare così forte"
Nonostante l'elogio sincero, Danilo Petrucci non ha raccolto riscontri particolarmente benevoli all'intervista rilasciata a Motosprint e rilanciata dalla testata spagnola Motosan.es. In un passaggio che riguardava il suo passato in Ducati, Petrux aveva detto che “io e Dovizioso vedevamo la telemetria di Lorenzo e non riuscivamo a capire come riuscisse a fare certe cose”. Il riferimento era al 2018, quando Jorge incominciò improvvisamente ad andare forte e vincere gare. In Spagna però la frase di Petrucci ha avuto il potere di scatenare Chicho Lorenzo, l'onnipresente – sul web- padre del penta campione.

Etica del lavoro
Per Lorenzo senior le “magie” del 99 non sono state tanto il frutto di un talento sopraffino, ma di un impegno costante al massimo livello: “Migliaia di ore di allenandosi con esercizi di tecnica, allenamenti e competizioni di motocross, trial, supermotard, minimoto scooter e più di cento gare prima di compiere i 10 anni sono le fondamenta che permettono di fare cose che gli altri piloti non capiscono”.

A gamba tesa
Il commento di Lorenzo al tweet del giornalista Jesus Sanchez Santos appare quanto meno un po' acido, anche perché Petrucci non è stato affatto allusivo. Le parole del ternano anzi avevano il sapore di chi voleva dare il giusto rilievo alle capacità di un rivale molto capace. Eppure Chicho ha sentito il bisogno di rimarcare il proprio ruolo e la dedizione del figlio, sminuendone allo stesso tempo il talento. Volendo andare a fondo, bisogna anche aggiungere che Dovizioso e Petrucci non sono propriamente due piloti scarsamente preparati. Forse il secondo è arrivato un po' più tardi al motociclismo che conta, ma certo non per demeriti propri. E in quanto agli allenamenti, se ci sono due che si danno da fare – in particolare nel cross- beh, quelli sono proprio i due ex ducatisti.
A ben guardare, forse nel commento di Chicho pesano più le vicende di mercato: Danilo nel 2019 prese proprio il posto di Lorenzo, e l'anno scorso la porta in Ducati è rimasta sbarrata per un ritorno mai concretizzato. Una cosa è certa: si tratta di tre piloti estremamente competitivi, ma nessuno dei tre l'anno prossimo guiderà una Desmosedici.

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