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Aprilia, la vittoria in MotoGP consacra una storia di successi

Aleix Espargaro regala a Noale la prima affermazione in classe regina, che completa un percorso di 40 anni: dalle classi minori alla superbike, in tutti i principali campionati il marchio veneto è riuscito a raggiungere i migliori risultati
La vittoria di Aleix Espargaro a Termas de Rio Hondo è solo la ciliegina sulla torta di un percorso sportivo iniziato negli anni '80 e che negli ultimi 40 ha portato incredibili gioie all'Italia dei motori. Aprilia è senza dubbio tra i marchi più vincenti nella storia del motociclismo sportivo, con ben 54 titoli mondiali conquistati dal 1992 a oggi. 28 di questi successi sono stati raggiunti da quando la Casa di Noale è entrata a far parte del Gruppo Piaggio, ma molti appassionati si sono innamorati del marchio veneto prima, a metà anni '90, quando le 125 e le 250 a due tempi dettavano legge nel motomondiale.

Una lunga storia
I primi vagiti sportivi di Aprilia hanno le ruote sporche di fango: l’esordio agonistico avviene nel motocross, nel 1975. Qualche anno più tardi Aprilia entra però nel motomondiale: il palcoscenico è più appagante in termini di ritorno d'immagine e funzionale al prodotto. La svolta avviene il 23 marzo 1985 a Kyalami, in Sudafrica, dove Loris Reggiani taglia il traguardo 12esimo. Poco dopo conquista il primo podio (un terzo posto) a Rijeka. Aprilia continua a evolversi e tra alti e bassi arriva il giorno da ricordare: 30 agosto 1987, ancora con Reggiani, che porta la sua AF1 250 al primo successo in un GP nella vecchia pista di Misano Adriatico.

Il primo mondiale
Il 1991 è un anno da ricordare: Aprilia cambia radicalmente il proprio duemmezzo e nasce la RS250V. La nuova moto si dimostra subito eccezionale e viene affidata a Max Biaggi: il ragazzo, semisconosciuto, ha talento da vendere e vince l'europeo 250. Il 1991 regala ad Aprilia anche la prima vittoria nella classe 125 con Alessandro Gramigni e l'anno successivo arriva anche il primo titolo nel motomondiale, sempre con il pilota toscano, campione del mondo nella ottavo di litro.

Successi a raffica
Il 1994 è l’anno dell’apoteosi: Max Biaggi trionfa in Australia, Malesia, Olanda, Repubblica Ceca e Barcellona ed è Campione del Mondo 250 su Aprilia. Nello stesso anno, Kazuto Sakata è Campione del Mondo su Aprilia 125. È solo l'inizio: il Corsaro vince tre titoli consecutivi con la mitica RSV nei colori Chesterfield. Loris Capirossi e Valentino Rossi aggiungono altre due perle prima della fine del millennio, poi è la volta di Manuel Poggiali, Marco Melandri, Jorge Lorenzo, Marco Simoncelli (con marchio Gilera). Anche nell'ottavo di litro è una girandola di successi, mentre in classe regina gli esperimenti della bicilindrica non danno grossi risultati: la RSW-2 debutta nel 1994 come un motore V2 da 410cc (e un peso di 105kg contro i 130 delle quattro cilindri), cresce di cilindrata fino ai 500 del 2000, ma i podi sono pochi (il primo con Doriano Romboni ad Assen, nel 1997).

Super superbike, MotoGP da incubo
A inizio era MotoGP, Aprilia debutta con la RS-Cube, un tre cilindri che vuole replicare i vantaggi di maneggevolezza e leggerezza di un motore più compatto anche tra i 4 tempi, ma l'esperimento non riesce. Va decisamente meglio in superbike: la stagione 2012 è un trionfo, con Max Biaggi che parte alla grande vincendo la gara di apertura in Australia e guida la classifica per quasi tutto il campionato. La conquista del mondiale arriva con il brivido, all’ultima curva dell’ultima gara: Max è quinto, piazzamento che gli consente di mantenere un vantaggio minimo su Sykes. Il titolo viene bissato da Sylvain Guintoli nel 2014. Tanti sono i podi (89) e le vittorie in gara (41) negli anni di Noale in SBK: il progetto è vincente, ma viene abbandonato nel 2015 per dare spazio all'avventura MotoGP. Il resto è storia recente, fatta di tante delusioni e di un progetto cresciuto un poco alla volta. 7 anni dopo si può dire che la missione è compiuta: Aprilia finalmente è al top anche nella massima espressione del motociclismo sportivo in pista.

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