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MotoGP interviste - Reggiani: “La sorpresa è Bezzecchi, le delusioni Quartararo e Aprilia”

MotoGP news – Dopo i primi cinque GP, la classe regima si ferma per tre settimane in attesa di scendere in pista al Mugello. L'occasione giusta per fare un bilancio di questo primo scorcio di stagione con Loris Reggiani. Da Bagnaia a Quartararo, passando per Marquez e i piloti Aprilia: ecco la sua pagella

Quartararo non riesce più a fare la differenza”
Ex pilota del Mondiale “specializzato” nella classe 250 e poi apprezzato commentatore TV, Loris Reggiani ha analizzato con la nostra Serena Zunino i risultati dei primi cinque appuntamenti della MotoGP.

Facciamo un bilancio della stagione, partiamo dal Campione del mondo in carica, Francesco Bagnaia: tre zero su cinque gare.
E nonostante tutto è in testa al Mondiale. Questo fa veramente pensare che non ci sia un mattatore. Dopo gli ultimi due anni, dopo aver detto che aveva imparato dai suoi errori, pensavo che non li avrebbe più fatti. Invece sembra quasi peggio dell’anno scorso. Gli va bene, perché Quartararo non è assolutamente in grado di essere competitivo e perché gli altri ducatisti sono peggio di lui. Anche Martin non riesce a infilare un trend positivo, Bastianini non si è ancora visto e mi dispiace non vederlo in pista, sarebbe sicuramente uno dei protagonisti assoluti. Vincerà il titolo quello che lo butterà via meno.

Come le spieghi così tante cadute?
Penso che l’estrema competitività di tutti i piloti, quindi il livello molto pareggiato di tutti, spinga a guidare sempre al limite. Non si può neanche dire che la Sprint sia la più pericolosa. Il fatto di dover essere sempre concentrati al 100% in due gare al posto di una, forse è un po’ troppo per questi ragazzi.

Però in Superbike se ne corrono tre…
Sono sempre stati abituati così e secondo me quelle moto sono più lontane l’una dall’altra a livello di competitività. Non sono così vicine come in MotoGP, dove in mezzo secondo c’è quasi tutto lo schieramento.

L’incidente tra Bagnaia e Vinales lo archivi anche tu come “di gara”?
Sì, lo paragono molto all’incidente avvenuto tra Valentino Rossi e Marc Marquez, in Argentina nel 2015. Era stato a mio parare una semplice sfiga, una strana coincidenza per cui entrambi si sono trovati nel posto sbagliato al momento sbagliato. Se devo per forza trovare una responsabilità quella ce l’ha Bagnaia ovviamente, perché è l’unico pilota dei due che sapeva dov’era il suo avversario.

L'altra Ducati finora vincente è stata quella di Marco Bezzecchi.
Sì, ma anche lui o vince o è troppo indietro. Lui è stata la sorpresa di questo inizio. La delusione invece è Fabio Quartararo.

La Yamaha è in crisi nera.
Sì, però bisogna dire una cosa: mi sembra lo stesso Quartararo della fine dell’anno scorso, non quello dell’inizio. Tendo sempre a fare il paragone con il compagno di squadra che ha la stessa moto: grosso modo quando lui vinceva con la Yamaha, il suo compagno era più o meno dove si trova adesso. Quindi lui faceva la differenza, quella che ora non riesce più a fare. Forse ha perso un po’ di lucidità o un po’ di convinzione. Fa molta più differenza la testa che la moto perfettamente a punto. Il talento ce l’ha e l’ha dimostrato, ora non riesce più a esprimerlo. A livello psicologico non è evidentemente un carro armato come invece lo era Valentino Rossi o come lo è Marc Marquez, che nonostante quello che gli è successo negli ultimi tre anni, quando sale in moto va come sa andare sempre e comunque.

Marquez lo inserisci nella lotta al titolo? Oggi ha un ritardo di 82 punti.
Per come sta andando sicuramente sì. Se decidesse anche lui di far pace con il fatto di voler fare qualsiasi cosain qualsiasi gara… A Le Mans è stato emblematico, non ha voluto accontentarsi di una posizione in meno che ormai era stata presa. Per quanti errori stanno facendo gli altri può essere sicuramente in lotta per il titolo, anche per la quantità di gare che ci sono ancora da disputare.

Che idea ti sei fatto di questa Honda?
La stessa che ho della Yamaha: è una moto molto inferiore a quelle migliori che ci sono in giro adesso, Ducati e KTM. L’unico vantaggio che la Honda ha rispetto alla Yamaha è che sul dritto è più difficile passarla e per Marquez è più facile arrivare alla staccata vicino alla Ducati e quindi poterla attaccare. Però non è certamente una moto facile e competitiva.

Come vedi Aprilia? Dopo cinque gare hanno ottenuto appena un podio.
Mi ha un po’ deluso finora, me l’aspettavo decisamente più avanti, visto com’era andatao l’anno scorso. Aleix Espargarò sembra aver perso un po’ il bandolo della matassa, forse l’arrivo di Maverick Vinales nelle posizioni che contano l’ha mandato un po’ in confusione.

KTM invece si è fatta vedere spesso davanti.
E' fortissima, è arrivata presto. Brad Binder è più costante di Jack Miller. Mi ha piacevolmente sorpreso Augusto Fernandez, sulla KTM. Io avrei visto anche Oliveira su quella KTM, non so perché se lo sono fatti scappare...

Dopo cinque appuntamenti, hai cambiato parere sulle Sprint?
No, sono sempre convinto che sia un boomerang che prima o poi ritornerà. Non mi piace la svalutazione del Gran Premio: due gare in un weekend non è più un evento.

Ecco il calendario 2023 della top class e la classifica del campionato.

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