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MotoGP, Petrucci: “Nel 2019 mi sono messo troppa pressione”

MotoGP news – Il pilota di Terni ha ripreso ad allenarsi, con la moto da cross, e non vede l’ora di scendere in pista per rifarsi dal finale del 2019 che è stato un po’ deludente. Danilo Petrucci ha analizzato la sua prima stagione da pilota ufficiale Ducati e ha raccontato cosa l’ha penalizzato
"Non basta essere al 98%"
Dei cinque piloti che lo scorso anno hanno lasciato la firma in MotoGP due sono italiani e sono anche compagni di squadra in Ducati. Si tratta di Andrea Dovizioso, vice-campione del mondo, e Danilo Petrucci, che ha vinto una straordinaria gara al Mugello. Il pilota di Terni, però, non è stato incisivo alla guida della sua Desmosedici GP nella seconda parte della stagione e nel podcast della MotoGP “Last On The Brakes” ha raccontato: “Ovviamente non sono contento dell’anno scorso. La differenza tra la prima e la seconda parte del campionato è stata molto, molto grande. Ho lottato per le prime tre posizioni della classifica generale nella prima parte dell’anno e poi sono stato nella top 10, ma non ero molto competitivo. Ho cercato di trovare una spiegazione, soprattutto per me stesso, ma non ho trovato nulla di veramente significativo. Voglio dire, non ho individuato il motivo per cui nella seconda metà del campionato non sono stato veramente competitivo. Forse ho dato troppo nei primi sette mesi dell’anno”. La prima parte della stagione l’ha svolta da protagonista: “Mi sono svegliato lunedì dopo la gara al Sachsenring, il giorno prima avevo superato Dovi e guardando la classifica generale ero terzo, a quattro punti da Andrea, così ho pensato che forse potevo essere il pilota che avrebbe combattuto contro Marc. Forse ho sentito troppa pressione nella seconda metà dell’anno, ho iniziato a non ‘pensare troppo’ ma ho iniziato a spingere di più, con troppa foga, dando sempre il 101% e soffrendo per stupide cadute o errori”. Vincere in MotoGP è qualcosa di incredibile, ma anche molto difficile: “In MotoGP, per essere nei primi tre posti bisogna sempre essere al 100%, non al 98% o al 97%. Se stai lottando per le prime tre posizioni, è facile scendere all’ottava, nona o decima piazza... Forse mi stavo sovraccaricando con troppa pressione perché non avevo mai guardato la classifica prima di quel momento”. 
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