La 900 è comoda
Comoda e accogliente, grazie alla seduta bassa, la Street Scrambler mette subito a proprio agio i piloti di ogni statura. La posizione di guida è naturale, il manubrio largo infonde una piacevole sensazione di controllo e le pedane sono alla giusta distanza.
OK ai bassi
Il bicilindrico ha una erogazione decisa e pronta ai bassi, accompagnata da una bella tonalità di scarico cupa, grintosa ma mai fastidiosa. Su strada la Street Scrambler è piacevolissima: guidando in maniera “rotonda” ci si diverte anche tra le curve dove scende in piega agile e precisa, stabile nonostante le sospensioni “morbide” (perfette nel fuoristrada leggero). Il cambio è morbido e ben spaziato, ma l’elasticità del motore permette di usarlo il minimo indispensabile. ABS e controllo di trazione sono ben tarati e disinseribili su sterrato.
Le 1200 XC e XE
La XC è più stradale mentre la XE hs caratteristiche da “vera” offroad. Entrambe montano il bicilindrico frontemarcia High Power 1200 cm3 con raffreddamento a liquido, riveduto e corretto per adattarlo all’uso in fuoristrada.
Tutto di serie
Ricchissima la dotazione elettronica di serie su entrambe. La XC ha cinque “riding mode” (Road, Rain, Off-Road, Sport e Rider), il controllo di trazione su cinque livelli e l’ABS con tre mappature diverse. Sulla XE si aggiunge un sesto “riding mode” denominato Off Road Pro, specifico per il fuoristrada “duro”, nonché la piattaforma inerziale che ha permesso di montare ABS e controllo di trazione di tipo “cornering”. Nella ciclistica, oltre alla ruota anteriore da 21”, entrambe le versioni montano forcella Showa a steli rovesciati (da 45 mm sulla XC e da 47 mm sulla XE) completamente regolabile e ammortizzatori Öhlins con serbatoio separato, anch’essi regolabili. Sulla XC forcella e ammortizzatori hanno un’escursione di 200 mm, mentre sulla XE l’escursione passa a 250 mm.
Quasi una naked
Su strada è un vero piacere. Nonostante se la cavi più che bene in fuoristrada, la XC tra le curve mostra doti di maneggevolezza e precisione di guida degne quasi di una naked. Discorso diverso per la XE che risulta più lenta nei cambi di direzione a causa delle sospensioni a lunga escursione che le “alzano” il baricentro. In ogni caso il bicilindrico 1200 conquista fin dai primi metri per coppia e potenza. Abbandonando l’asfalto per andare in fuoristrada il risultato si inverte. La XE se la cava meglio, ma risulta più impegnativa della XC per un pilota normale, a causa del baricentro alto. Entrambe le versioni della Scrambler 1200 hanno una ciclistica ben bilanciata, coadiuvata da un impianto frenante potente, a volte anche troppo, ma fortunatamente sempre ben dosabile e ben controllato dai sistemi di bordo.
Perché sì
Le prestazioni del motore sono elevate per il tipo di moto. Il bicilindrico inglese è ben riuscito.
La ciclistica è a punto, se la cava in fuoristrada e su asfalto, sulla XE lele sospensioni sono a lunghissima escursione.
La dotazione elettronica di serie è completa e sfodera tutti gli “aiutini” di ultima generazione.
Perché no
Il peso è un po’ abbondante e si sente nelle manovre a bassa velocità, ma anche nell’off road impegnativo.
Il calore dallo scarico rialzato arroventa la coscia destra, soprattutto d’estate dà parecchio fastidio nell’uso in città.
La sella è alta, chi è sotto il metro e settantacinque tocca in punta di piedi.