BMW Serie R GS R 1200 GS 2014 Pedrito

Ne avevo viste passare tante. Veleggiavano tronfie in autostrada e sulle statali, curvavano e piegavano sulle strade di montagna o al SardiniaLand, nude nella loro essenza o stracariche come muli. Ad ogni semaforo ne trovavi una accanto mentre continuavano a far sfoggio di sé davanti ai pub più fighetti della città. E così per anni avevo preso in giro questa mandria plasticosa che mi circondava. La Mucca, così la chiamavamo con i Phavas, gruppo di motorettisti sconclusionato, con cui divido ancora il piacere di andare in giro a fare soste per il caffè, il pranzo, la cena e la benzina. Finché un giorno, senza dire niente a nessuno, ….. giro la chiave, si accende il quadro e salgo in sella, accompagnato da un sordo borbottio del minimo. Ingrano la prima, lascio la frizione e parto alla scoperta di un nuovo mondo. Io che, in 30 anni di moto, avevo guidato giapponesi di ogni tipo per poi convivere felicemente 10 anni con il tre cilindri, mi trovo catapultato in una nuova dimensione. - “… è proprio comoda!!!” – il primo commento dopo appena 10 km di raccordo. -“Vabbè, e che commento è questo? Te lo potevi aspettare, no?” – -“Tra venti minuti finisco l’autostrada e vado a fare le curve. Mi sa che sarà una vera palla, ma ormai ci sono.”- Pago il pedaggio, schiaccio due tre pulsanti per inserire la modalità più spinta, mi incasino, spengo e riaccendo. Tutto torna al suo posto. -“Più scorrevole o stretto stretto?”- -“Stretto stretto. Così le faccio fare una figuraccia e me ne torno sereno da BomboRed!” – Prima curva, seconda curva, terza, quarta e pure quinta; resto perplesso, mi perplimo per altre dieci curve. -“e che … di una …!!! Ma che fai le curve da sola? Se apro acceleri con gusto? Come ti permetti!! Mica sei una moto!”- -“Una mucca, ricordati che è solo una mucca. Non ci cascare!! Resisti, resisti!!!!” – Cedo. -“Però! Alla fine non è così male.” – L’inizio della fine………. Finisco il mio giro, la riporto dal concessionario, qualche commento tirato del tipo: “Non è male, carina. Si, si è comoda. Certo”. Vado via dopo 5 ore filate in sella con una sola pausa caffè (non deve mancare mai). Che notte! Che incubi! Me la sono immaginata pure a fare le curve insieme al SardiniaLand!!! Roba da impazzire. E poi ….. t’immagini i Phavas quanto ti prenderanno in giro…. In realtà le reazioni saranno diverse: qualcuno non mi parlerà più per un po’ di tempo, qualcun altro mi guarderà con silenzioso rimprovero, due tre la prenderanno meglio: solo un tradimento passeggero. Per tutti la vecchiaia che avanza…. Rossa, un capriccio rosso di nome Vasilissa. Da sette anni mi porta al lavoro, mi fa divertire tra le curve, mi rilassa in autostrada. Caduto in trappola

Per chi ha guidato naked, enduro e sportive stradali la prima impressione è che sia ingombrante; quando ci sali il tutto si ridimensiona. Devo dire che hai una sensazione di "plasticoso" quando ci stai sopra ma, dopo 7 anni sui famosi asfalti romani, non ha neanche un cigolìo. Peccato non ci sia un piccolo spazio sotto la sella dove conservare un blocca disco o la tuta anti pioggia.

Premessa: non sono un "pilota" ma un normale appassionato di due ruote. Semi scooter in città se la usi, come faccio io, senza borse laterali; sono veramente poche le occasioni in cui non passi dove si infilano gli scooter. Per l'autostrada è inutile fare commenti. Basta andare. Tra le curve: divertimento assicurato. Anche nel misto stretto. Passi da una curva all'altra con facilità e il momento più gustoso è quando acceleri in uscita.

L'avrei ricomprata fino a quando non ho provato la 1300

è mia