Ho scelto questo modello in particolare (k6) perché mi ha subito fatto una buona impressione esteticamente e perché, essendo la mia prima "moto", ho preferito un brillante bicilindrico da 72 CV piuttosto che un mostro da quattro cilindri e centinaia di cavalli. Inoltre, informandomi presso varie fonti, ho visto che è una moto gestibile in tutte le condizioni ma che predilige il misto, con grande accellerazione (che è quello che cercavo, anche a discapito della velocità di punta) e con ridotti costi di gestione. Ottimo il rapporto qualità/prezzo.

È una moto che mette subito a proprio agio il pilota, sia per il peso ridotto (circa 165 kg a secco), sia per la sella non eccessivamente alta. Una volta presa confidenza, si manovra come fosse una bicicletta. Esteticamente si presenta ben curata, con un cruscotto semi-digitale con contagiri analogico. Le spie sono semplici e intuitive, sempre visibili anche con la luce del sole. Presenta anche orologio digitale, temperatura del liquido di raffreddamento e 2 tachimetri parziali. L'unica pecca è l'assenza dell'indicatore del carburante. Essa difatti presenta semplicemente una spia della riserva che inizia a lampeggiare sotto i 4,5 litri e rimane fissa sotto i 1,5 litri. I pulsanti sono anch'essi semplici e di facile raggiungimento, ma quelli delle frecce, con il tempo, tendono ad indurirsi, rendendo necessaria qualche goccia di lubrificante. Il vano sottosella, situato sotto il posto del passeggero, è davvero ampio per essere una naked, pensate che sono riuscito a farci entrare persino una catena! Inoltre è presente un altro vano, situato sotto la sella del pilota, ma per essere raggiunto è necessario rimuovere il serbatoio e la sella. Per il resto si presenta ben rifinita, il maniglione del passeggero è abbastanza utile. Peccato per la marmitta, non gradevolissima all'occhio.

Al di la del peso ridotto, la moto si presenta salda e composta, mantenendo sempre la traiettoria. I freni sono potenti e ben dosabili, ma la forcella economica tende ad affondare e scendere "a pacco" ad alta velocità. Per i più esigenti comunque è possibile reperire svariati kit aftermarket per la forcella a prezzi competitivi. La sella leggermente dura e il manubrio basso, tendono ad affaticare il pilota nei lunghi tragitti. Per quanto riguarda il motore, è sempre pronto e scattante ai bassi-medi regimi che rappresentano il suo punto di forza, dove sfodera tutti i suoi cavalli. Sopra i 7.000-8.000 giri, perde un po' del suo brio e inizia a trasmettere delle vibrazioni, senza che diventino mai fastidiose. Altro punto di forza è il cambio, uno dei migliori prodotti da Suzuki che si presenta sempre preciso e gestibile. A temperature elevate però, si può avere difficoltà nel trovare la folle. Il problema è facilmente risolvibile dando un pò di gas ed essa entrerà senza intoppi. Il motore riprende tranquillamente senza entrare in crisi anche nelle situazione dove è inserita "una marcia di troppo". Una delle poche pecche è un fastidioso effetto on/off nel rilasciare e ridare gas.

È una moto molto duttile, adatta sia all'uso urbano dove, per le caratteristiche elencate come il peso, l'accellerazione e il cambio, domina, sia per quello extraurbano. I consumi non sono mai eccessivi cosiccome i costi di gestione. Inoltre il prezzo dell'usato (la moto è fuori produzione, sostituita dalla Gladius) e veramente stracciato. Detto questo sì, la ricomprerei perché il rapporto qualità-prezzo è davvero ottimo.

è mia