Salta al contenuto principale

Parla Melandri: “Bagnaia? Non ha rivali. Acosta un fuoriclasse, Binder un cagnaccio"

In esclusiva abbiamo fatto una chiacchierata con il ravennate, su quanto accaduto in pista in Qatar. Dal quarto posto di Marc Marquez, al successo schiacciante di Francesco Bagnaia

Francesco Bagnaia con la Ducati ufficiale ha stravinto il Gran Premio del Qatar e, in esclusiva, siamo andati a chiedere all'ex pilota Marco Melandri un commento su quanto è successo in pista. A partire dalla prima gara di Marc Marquez sulla Ducati, per poi passare ai pretendenti al titolo; dal commento della prestazione eccezionale di Pedro Acosta, ad Aprilia e alle giapponesi ancora nelle retrovie...

Ti aspettavi questa prestazione da Marc Marquez?
Da una parte sì, perché non poteva più correre come in passato. Mi aspetto delle gare dove lui volerà, ma molte altre dove il suo livello sarà più o meno questo. Comunque è andato forte, però là davanti hanno fatto paura. È una MotoGP che è cambiata ancora tanto: se non fosse stato per Acosta non ci sarebbe stato un sorpasso. Giusto Binder ne ha fatti due. Lui è stato lì, è andato a prendere Binder e Martin e poi è andato un po’ in sofferenza gli ultimi giri, però è andato forte. Ad Austin, Sachsenring e Valencia avrà una marcia in più.

Lo inserisci tra i pretendenti al titolo?
No. Non riesco a vedere un rivale di Francesco Bagnaia. Già l’anno scorso era il più forte di tutti a inizio anno. Dopo Barcellona è andato giustamente un po’ in difficoltà. Adesso è tornato nel momento di massima forma e soprattutto la Ducati GP24 è migliorata ancora e tanto. Con la GP23 fanno un po’ fatica tutti. 

Pecco il titolo lo può solo perdere?
È un po’ presto per dirlo, però lui la domenica è il più forte. Non riesco a spiegarmi come mai il sabato faccia così fatica. Nella Sprint soffre sempre un po’, anche con le gomme, domenica invece no. In Qatar è partito all’attacco alla prima curva.

Chi sono i rivali al titolo?
Binder è un po’ anonimo, si parla sempre poco di lui. Forse trasmette poco, però è forte, è un "cagnaccio". Sbaglia poco, è aggressivo, veloce e secondo me la KTM quest’anno è migliorata. Lasciando a parte Acosta, che è sicuramente un fuoriclasse, però i primi giri andava veramente forte e anche di motore. Il primo rivale di Bagnaia è Binder. Vedo più probabile lui che Martin. Hanno caratteristiche diverse, ma è forte tanto quanto Pecco.

Che bilancio fai del primo weekend di Aprilia?
Che Aleix abbia avuto problemi è sicuro, perché sabato negli ultimi giri volava, andava il doppio di tutti. Era facile pensare che la domenica si sarebbe potuto giocare la vittoria. Tra sabato e domenica sono cambiati i valori in pista. Bagnaia è andato forte da subito, ancora di più a fine gara quando sabato faticava negli ultimi giri. Tornando ad Aprilia, non riesco a dare un valore guardando Mavericks Vinales. Sono sempre stato stimatore di Miguel Oliveira ma lo vedo in grande difficoltà. Raul Fernandez non credo sia giudicabile lo scorso weeekend. La moto quando funziona è vincente, credo che avrà delle piste come in passato dove faticherà. Nelle curve stop and go storicamente hanno sempre sofferto tanto. Non mi aspetto di vederla consistente per giocarsi un mondiale. Non riesco a considerare Aleix Espargarò un top rider, però i risultati dicono che è forte per davvero.  A vederlo sulla moto non mi viene da dire che ha il talento di Martin, Bagnaia, Marquez, però è efficace e sta davanti. E sono contento perché mi piace.

Che commento fai di Acosta?
Fortissimo, è stato impressionante. Soprattutto la freddezza con cui ha gestito i sorpassi, la gara. Era chiaro che non sarebbe arrivato alla fine e lo sapeva benissimo anche lui, però ha fatto bene a fregarsene. Venire su da dietro gli ha dato una motivazione e una consapevolezza di avere la velocità di giocarsi la vittoria che una gara anonima non gli avrebbe dato. Così sa che ha messo in difficoltà piloti pesanti, ha visto dove è veloce, dove deve crescere ancora un po’. Non se l’aspettava neanche lui di essere già a questo livello sulla moto.

Te le aspettavi ancora così in difficoltà le giapponesi?
Sì, a dire il vero sono convinto che tra qualche anno non ci sarà più una moto giapponese in griglia. Perché sono epoche, prima c’erano le mote italiane con Agostini, poi sparirono tutte e arrivarono le giapponesi, e adesso stanno tornando le europee. Poi magari arriveranno le cinesi, non so. Ho questa sensazione, che sono destinate a sparire dalla griglia. Non so come possano tornare a essere competitive.

Quale pensi possa essere la futura sistemazione di Fabio Quartararo?
Bastava guardarlo in faccia prima che partisse… Non è una situazione semplice, perché per vincere cerchi una Ducati, ma se non è ufficiale… Guarda Martin, o il prossimo anno lo mettono nel team ufficiale o va via, non ci sarà una via di mezzo. L’unica potrebbe essere KTM, ma mi aspettavo già quest’anno che ci andasse Marc Marquez...

Aggiungi un commento