Salta al contenuto principale

Pagelle MotoGP: KTM, manca sempre qualcosa per diventare protagonisti

La casa austriaca aveva iniziato bene il 2022, ma la vittoria di Miguel Oliveira è rimasta un caso isolato e la RC16 fatica ad andare a podio. La politica dei piloti è incomprensibile: sotto contratto ce ne sono moltissimi, ma i più vincenti vengono lasciati andare
Pagelle di metà anno per la MotoGP, che si appresta a tornare in pista a Silverstone per la seconda parte del campionato. Tra le squadre che non si sono particolarmente distinte in questo avvio di stagione c'è KTM; vedremo se gli austriaci sapranno fare meglio da qui in avanti.

KTM, voto 6
Come gli anni dal suo debutto in MotoGP, che però non hanno ancora portato a una presenza davvero vincente nella massima espressione del motociclismo sportivo. È vero che ormai da tre stagioni Mattighofen riesce a salire sporadicamente sul gradino più lato del podio, ma quest'anno l'unico successo conquistato è arrivato grazie a Miguel Oliveira (voto 7) sul bagnato. Il portoghese sta però faticando non poco in condizioni di pista standard, e non è che Brad Binder (voto 6) si stia comportando tanto meglio: un secondo posto all'esordio in Qatar come miglior risultato e solo un ulteriore arrivo in top5. Il sesto posto in campionato del sudafricano è più frutto della costanza che della velocità, e anche se KTM ha puntato su di lui con convinzione anche nello sviluppo della moto, i risultati al momento non si vedono. I rookie di casa Tech3 inoltre hanno reso meno di quanto ci si potesse aspettare: dopo avere dominato la scorsa stagione in Moto2, Remy Gardner e Raul Fernandez in MotoGP hanno raccolto 14 punti in due. 

I soldi non bastano
A Mattighofen non risparmiano gli investimenti, anche in termini umani. Quest'anno sono arrivati l'ingegnere Fabiano Sterlacchini e il team manager Francesco Guidotti, rispettivamente sul fronte tecnico e sportivo. Nel 2023, sempre proveniente da Ducati, entrerà in squadra Jack Miller, che porterà ulteriore esperienza. Vedremo se lo shopping “italiano” funzionerà nel medio periodo, anche se per ora c'è da terminare una stagione che non sembra promettere grandi soddisfazioni. Sul fronte mercato la politica di KTM tra l'altro è incomprensibile: è stato lasciato partire Miguel Oliveira, il pilota di maggior successo, per riprendere Pol Espargarò, che in dieci anni di MotoGP non ha mai vinto un gran premio. Dopo avere perso Jorge Martin negli scorsi anni, Mattighofen ora sembra sul punto di lasciare andare anche Raul Fernandez, e non è detto che riescano a tenere Pedro Acosta: insomma, di carne al fuoco ce n'è molta, ma al momento di stringere manca la "ciccia". Dopo il gp d'Inghilterra ci sarà l'Austria: forse correre in casa darà quel qualcosa in più agli uomini in arancio e una vittoria potrebbe ricreare quell'entusiasmo che sembra essersi perso un po' per strada. 

Leggi altro su:

Aggiungi un commento