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MotoGP Starting Grid: a Barcellona la Ducati a tre punte riprova a fermare Quartararo

Il francese corre sul tracciato che gli ha regalato il primo podio in MotoGP nel 2019, quando Lorenzo fece strike di tutti gli avversari di Marquez nella lotta per il titolo. Fabio in questo momento sembra imprendibile, ma Ducati ha le proprie carte da giocarsi su una pista dove ha già dimostrato di sapere vincere. Mercato: KTM prolunga con Binder e si prepara a fare spazio a Gardner e Fernandez
Primo back to back del 2021 su piste differenti: dopo il weekend del Mugello la MotoGP torna in pista a Barcellona per il gran premio di Catalunya, andiamo allora a vedere le novità del weekend insieme al nostro Guido Sassi.

La novità
Brad Binder ha rinnovato il proprio contratto con KTM fino al 2024, Remy Gardner ha vinto la sua prima gara del 2021 e guida la classifica della Moto2, davanti a Raul Fernandez che a sua volta sta disputando una incredibile stagione da rookie. Entrambi questi piloti sono sotto contratto con Mattighofen e l'australiano addirittura ha già assicurato un posto in top class per l'anno prossimo. Insomma non è un bel momento per Danilo Petrucci: la sua opzione per correre con KTM anche nel 2022 è scaduta, perché il costruttore austriaco non l'ha esercitata. Il futuro del ternano con la casa austriaca è di difficile realizzazione, la superbike al momento sembra il porto d'approdo più realistico. A meno che Aprilia non riesca a mettere in pista quattro moto per il 2022, nel qual caso una sella per Danilo potrebbe anche liberarsi: dopo Barcellona il mercato dei team dovrebbe definirsi meglio, e di conseguenza anche quello dei piloti.

Che numeri
105 punti, con 24 di vantaggio su Zarco, unico pilota al momento dentro il margine di una vittoria in classifica generale: il campionato di Fabio Quartararo si sta mettendo bene, e più delle cifre contano le sensazioni in sella. El Diablo viaggia forte in pole – quattro consecutive nell'ultimo poker di gran premi- e non affonda più in gara, dove i problemi di gestione della gomma sembrano ormai un lontano ricordo. Le Ducati non devono disperare, ma gli inseguitori di Fabio in campionato non possono commettere errori. Invece tutti e tre i ducatisti di vertice (Zarco, Bagnaia e Miller), quanto Mir con la Suzuki, hanno almeno uno zero in classifica, mentre proprio Quartararo è l'unico a essere sempre andato a punti nella top5. Vinales è il solo altro rider in griglia a non avere zeri nel tabellino, ma nel suo caso i punti guadagnati nelle ultime cinque gare sono appena 39, una media da ottavo posto.

La sfida
In questo contesto c'è una sfida tutta francese in campionato, con El Diablo opposto al proprio connazionale Zarco. Al momento la bilancia pende totalmente dalla parte del pilota Yamaha: 3 vittorie in stagione contro le zero di Johann, 6 vittorie in carriera a zero, 4 pole position – tutte consecutive- contro ancora una volta le zero del pilota Ducati. Eppure Johann è ancora lì, a pochi punti di distanza, capace di raccogliere quasi tutto quello che si può prendere, nonostante weekend complicati come quello del Mugello. Zarco è un osso duro e prima o poi verrà anche il suo momento.

Questa è storia
Per la serie “sembra una vita fa”, nel 2019 è andato in scena uno dei gp di Catalunya più convulsi di sempre: al secondo giro Jorge Lorenzo centrava con uno strike perfetto Andrea Dovizioso, Valentino Rossi e Maverick Vinales, spianando la vittoria a Marc Marquez e lasciando strada libera per il primo podio in MotoGP di Fabio Quartararo, che solo un anno prima sulla stessa pista aveva anche vinto per la prima volta in carriera nel motomondiale.
Oggi come oggi Marquez ha i suoi problemi, Lorenzo si è ritirato, Rossi è in difficoltà, Dovizioso non corre e l'unico di quel gruppetto, che era in lotta per il mondiale, a giocarsi ancora qualcosa di importante è Maverick Vinales. Se c'era bisogno di una ulteriore conferma sul fatto che siamo di fronte a un cambio generazionale netto e probabilmente definitivo, la fotografia di quello strike è un buon promemoria.

Hot Spot
A Barcellona la prima curva è una di quelle staccate in cui invocare "San Brembo". Alla staccata dopo il rettilineo principale le moto arrivano dopo avere toccato una velocità di punta intorno ai 350 chilometri orari, lanciate da un bel curvone e un dritto da oltre un chilometro. A quel punto i piloti staccano passando da 330 a 100 km/h in meno di trecento metri: chi forza il sorpasso può anche andare leggermente lungo, perché la successiva variante rende molto difficile l'incrocio e chi sta all'interno tendenzialmente ha sempre la meglio. Per riuscire a vincere al Montmelò serve insomma una moto veloce e stabile in frenata, anche se Yamaha può vantare una percorrenza invidiabile nei curvoni d'appoggio e sembra migliorata anche negli altri settori. Attenzione anche alla curva 10, che è stata rifatta, con un layout che premia maggiormente la guida rispetto alle soluzioni di emergenza approntate negli ultimi anni.
 

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