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MotoGP, Lorenzo: “In Yamaha erano più contenti se vinceva Rossi”

MotoGP news – Jorge Lorenzo è tornato a parlare della sua carriera, raccontando dell'atmosfera ai box di Sepang nel 2015, del suo passaggio in Ducati e dei suoi rapporti altalenanti con Valentino Rossi: “Nel 2009 a Barcellona mi ha umiliato”
Jorge Lorenzo ha partecipato al programma “La Caja”, parlando della sua carriere di pilota: “Ero un perfezionista e un giorno Wayne Rainey, mentre stavamo parlando al telefono, mi ha detto: 'Ehi, non dimenticare mai di divertirti, perché mi è successo che ero così ossessionato dalla perfezione e che lavoravo così duramente, che in alla fine non mi sono divertito. Questo non mi ha fatto bene, perché se perdi la gioia poi ne va anche del rendimento. Mi è successo quando ero in Honda, nel 2019, le cose non andavano bene, mi ero infortunato durante l’inverno e per poter migliorare mi allenavo e basta, dalle 9, e non mi rilassavo. Sono così entrato in una sorta di depressione, non ero felice, non ero motivato”.

Il suo punto debole
Jorge ha conquistato cinque titoli, di cui tre in MotoGP, ma secondo lui avrebbe potuto fare ancora meglio: “Ero un gran lavoratore e quando arrivavo nel paddock lavoravo molto, ma avevo un problema, ovvero andavo a dormire molto tardi. Penso che se fossi stato più disciplinato, se fossi andato a letto due ore prima e mi fossi riposato di più, avrei ottenuto risultati migliori, con qualche ora in più di sonno sarei arrivato con più energia e più forte per lottare per la vittoria, invece magari di chiudere secondo o terzo. Questo era il mio unico punto debole. Avevo molte distrazioni che mi facevano andare a dormire tardi e dormivo poco nei fine settimana”.

L’addio a Yamaha
I tre titoli Lorenzo li ha vinti con Yamaha, da cui però si è separato per nuove sfide: “Non mi è piaciuto che, vinto il campionato (nel 2015), quelli che comandavano davvero in Yamaha non furono molto "espansivi". In un certo senso era normale che la mia denuncia al TAS avesse rovinato un po' lo spirito di squadra. Ma alla fine, entrambi guardavamo al nostro proprio interesse e io ho badato al mio. Ecco perché ho cercato di giocare le mie carte e questo non è andato bene in Yamaha. In un certo senso, penso che Yamaha fosse più interessata alla vittoria di Valentino Rossi.”

Il rapporto con Rossi
Così iniziò il suo capitolo in Ducati: “Ho creduto molto in Gigi Dall'Igna e sapevo che, prima o poi, sarebbe stata una moto molto competitiva”. Con Valentino i rapporti sono stati alti e bassi, e il punto più basso risale alla gara di Sepang del 2015: “Dopo il calcio o la caduta di Marc, non so come successe, ma si toccarono. Quando arrivai al box non sapevo niente e i meccanici mi dissero: 'Non rovinare tutto'. Quando l'ho visto e ho scoperto che non ci sarebbe stata alcuna sanzione, a torto o meno, mi sono acceso e ho disapprovato le immagini. Da lì il rapporto è cambiato in peggio”. Ma il tempo, si sa, guarisce quasi tutto: “Fino al 2018 non è migliorata, poi piano piano… Ora va abbastanza bene”. Restando in tema Rossi, un duello celebre tra i due è quello che hanno inscenato sul circuito del Montmelò nel 2009 di cui Lorenzo dice: “Rossi mi ha umiliato. Ha approfittato della mia inesperienza per sorpassarmi in quella curva, rischiando, sapendo che se avessi chiuso saremmo caduti entrambi. È stata registrata come una delle gare più emozionanti. Forse mi ha fatto perdere quel campionato, perché se avessi vinto quella gara avrei avuto più possibilità per combattere fino alla fine con lui”.

Ecco il calendario 2022 della top class e la classifica del campionato.
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