MotoGP delle mie brame, qual è la più bella del reame? Ecco le 5 migliori
Nella nostra personale classifica delle moto da gran premio più intriganti del 2021 vince Poncharal, con una RC16 elegante e aggressiva nell'arancio-nero di Mattighofen. Ai nostalgici non può non piacere la Honda LCR che riporta alla mitica RC45 superbike, bello anche vedere una Ducati con tanto rosso e la nuova M1 di Valentino e Morbidelli, "giovane" e aggressiva. E la Suzuki? Affascinante, ma meno elegante dell'anno scorso e purtroppo senza numero uno
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Si sa che la bellezza è un concetto soggettivo, tanto più quando si parla di moto da gara. In questo caso, oltre ai gusti personali di chi osserva, a rendere più o meno affascinanti le creature disegnate dai progettisti e colorate dal marketing delle aziende concorrono anche i risultati conseguiti dai piloti. Ora che tutte le squadre hanno presentato le moto 2021 (l'ultima in ordine è stata Suzuki Ecstar, direttamente in circuito venerdì), proviamo comunque a proporre la nostra personale classifica.
Tech3 KTM Factory Racing
Generalmente le moto ufficiali hanno livree più pulite e sono considerate più belle rispetto alle clienti, ma in questo caso la colorazione arancio e nero delle RC16 di Hervé Poncharal, praticamente senza sponsor, è un vero e proprio capolavoro. Il prototipo di Mattighofen viene esaltato nelle sue linee aggressive dalla colorazione bicolore, il claim “ready to race” e il telaio verniciato in arancione sono dettagli intonatissimi con l'insieme. Per noi è lei la regina del 2021.

LCR Honda
Anche al secondo posto non possiamo fare a meno di indicare un team satellite, a patto di prendere la RC213V di Alex Marquez, celebrativa dei 25 anni di attività del team. La moto è già molto bella nei colori bianco-rosso-verdi dello sponsor di lubrificanti Castrol, che richiama la vecchia RC45 superbike di John Kocinsky, ma l'aggiunta della fascia blu è una vera delizia.

Ducati Lenovo Team
La “Rossa” di Borgo Panigale è più rossa che mai. Era dai tempi della vecchia GP10, l'ultima Desmosedici di Stoner, che la moto italiana non si presentava con il colore più Ducati tra tutti. Dal 2011 in poi infatti il bianco è stato più o meno presente in misura anche importante (vedi 2015), mentre dall'anno scorso si è tornati al rosso nettamente predominante. Se nel 2020 il grigio era la nota che arricchiva la livrea, quest'anno è il nero che va a completare le linee spigolose della Desmosedici. Per molti la creatura di Dall'Igna è un'astronave che poco concede alla bellezza classica delle moto, per noi un design tanto particolare può urtare nel presente, ma sarà rivalutato un domani.

Petronas Yamaha SRT
La M1 è sempre bella da vedere e facendo il verso alla produzione la si potrebbe definire una modern classic. D'altronde la moto di Iwata calca la scena dal 2002 e dal 2004 in poi anche tecnicamente non ha più visto grandi stravolgimenti. La versione 2021 di Rossi e Morbidelli ha il suo fascino: un look molto giovane, che comunica energia. Forse non è la livrea più elegante, ma non manca di equilibrio, nelle forme e nei colori. Vedere il 46 su una M1 con questo abito fa il suo effetto, e se il Dottore tornerà presto sul podio, c'è da scommettere che diventerà meravigliosa per molti.

Team Suzuki Ecstar
Se l'anno scorso le GSX-RR di Mir e Rins erano state unanimemente battezzate come le moto più belle del paddock, nella versione 2021 le Suzuki hanno sporcato un po' la propria livrea con l'aggiunta dello sponsor Monster Energy. D'altronde pecunia non olet, e inoltre la moto giapponese rimane sempre uno spettacolo per proporzione delle linee e armonia delle forme. E poi si tratta di un equilibrio che non è solo estetico, ma che ha un importante corrispettivo in termini prestazionali una volta che la GSX-RR scende in pista. Certo, se Joan Mir avesse sfoggiato il numero uno sul cupolino in questo 2021, qualche punto in più lo avrebbe guadagnato...

Tech3 KTM Factory Racing
Generalmente le moto ufficiali hanno livree più pulite e sono considerate più belle rispetto alle clienti, ma in questo caso la colorazione arancio e nero delle RC16 di Hervé Poncharal, praticamente senza sponsor, è un vero e proprio capolavoro. Il prototipo di Mattighofen viene esaltato nelle sue linee aggressive dalla colorazione bicolore, il claim “ready to race” e il telaio verniciato in arancione sono dettagli intonatissimi con l'insieme. Per noi è lei la regina del 2021.

LCR Honda
Anche al secondo posto non possiamo fare a meno di indicare un team satellite, a patto di prendere la RC213V di Alex Marquez, celebrativa dei 25 anni di attività del team. La moto è già molto bella nei colori bianco-rosso-verdi dello sponsor di lubrificanti Castrol, che richiama la vecchia RC45 superbike di John Kocinsky, ma l'aggiunta della fascia blu è una vera delizia.

Ducati Lenovo Team
La “Rossa” di Borgo Panigale è più rossa che mai. Era dai tempi della vecchia GP10, l'ultima Desmosedici di Stoner, che la moto italiana non si presentava con il colore più Ducati tra tutti. Dal 2011 in poi infatti il bianco è stato più o meno presente in misura anche importante (vedi 2015), mentre dall'anno scorso si è tornati al rosso nettamente predominante. Se nel 2020 il grigio era la nota che arricchiva la livrea, quest'anno è il nero che va a completare le linee spigolose della Desmosedici. Per molti la creatura di Dall'Igna è un'astronave che poco concede alla bellezza classica delle moto, per noi un design tanto particolare può urtare nel presente, ma sarà rivalutato un domani.

Petronas Yamaha SRT
La M1 è sempre bella da vedere e facendo il verso alla produzione la si potrebbe definire una modern classic. D'altronde la moto di Iwata calca la scena dal 2002 e dal 2004 in poi anche tecnicamente non ha più visto grandi stravolgimenti. La versione 2021 di Rossi e Morbidelli ha il suo fascino: un look molto giovane, che comunica energia. Forse non è la livrea più elegante, ma non manca di equilibrio, nelle forme e nei colori. Vedere il 46 su una M1 con questo abito fa il suo effetto, e se il Dottore tornerà presto sul podio, c'è da scommettere che diventerà meravigliosa per molti.

Team Suzuki Ecstar
Se l'anno scorso le GSX-RR di Mir e Rins erano state unanimemente battezzate come le moto più belle del paddock, nella versione 2021 le Suzuki hanno sporcato un po' la propria livrea con l'aggiunta dello sponsor Monster Energy. D'altronde pecunia non olet, e inoltre la moto giapponese rimane sempre uno spettacolo per proporzione delle linee e armonia delle forme. E poi si tratta di un equilibrio che non è solo estetico, ma che ha un importante corrispettivo in termini prestazionali una volta che la GSX-RR scende in pista. Certo, se Joan Mir avesse sfoggiato il numero uno sul cupolino in questo 2021, qualche punto in più lo avrebbe guadagnato...

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