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MotoGP 2023, Quartararo: “Lamentarsi non aiuta a essere veloci”

MotoGP news – Tra un paio di mesi comincerà la nuova stagione Fabio Quartararo ha raccontato qual è stato il cambiamento mentale che ha fatto per arrivare a lottare per il titolo, nonostante avesse per le mani una moto, la Yamaha M1, meno competitiva rispetto a Ducati

"Spero che la Yamaha faccia grandi progressi"
Nel 2022 la moto più completa e competitiva in pista è stata, senza dubbio, la Ducati Desmosedici GP. A dirlo sono i risultati, visto che la Casa di Borgo Panigale ha conquistato i tre titoli iridati in palio (squadra, piloti e Casa costruttrice), e lo sa bene Fabio Quartararo che ha provato a difendere il titolo fino all’ultima gara. Il francese, intervistato da Motorsport-Magazin.com ha spiegato: “Ducati o altri produttori sono praticamente altrettanto forti in curva, come noi. Nel 2019, ad esempio, a noi mancavano le prestazioni, a loro mancava la curva. Ora ci manca ancora la velocità massima, ma sono diventati molto più forti in frenata e in curva. Quindi noi piloti Yamaha non abbiamo più alcun vantaggio reale e dobbiamo spingerci oltre il limite. Spero che la Yamaha faccia grandi progressi e che possiamo diventare ancora più veloci”

Quello che ha permesso a Quartararo di lottare per il titolo
La stagione 2022 non era iniziata molto bene per il francese, che però poi ha cambiato completamente mentalità: “A inizio stagione non ero contento perché la moto praticamente non migliorava. Ma poi ho cambiato il mio approccio. Lamentarsi non va bene. Non fa bene alla squadra, ma non fa bene nemmeno a te stesso. C’è costantemente qualcosa nella testa che ti blocca. La moto può avere dei problemi, ma piagnucolando non si fa altro che peggiorare le cose, perché in quel modo si stanno sprecando le energie in cose diverse, che alla guida di una moto”. Quindi ad un certo punto è arrivata la svolta che gli ha permesso di fare uno step in avanti: “È stato durante il weekend di gara ad Austin. Fu allora che c’è stato quello scatto. Mi sono detto: 'Adesso hai questo materiale, quindi lavora con quello che hai’. È difficile partecipare a una gara che sai di non poter vincere. Ma a volte succede. In quel caso si dà il 100% e poi vedere cosa viene fuori alla fine. Da allora i miei rivali sanno che devono fare i conti con me se la nostra moto è lenta in pista. Darò comunque il massimo e combatterò. Dopotutto, è nei momenti difficili che si può imparare di più”.

"La M1 è fondamentalmente una buona moto"
Quest’anno in pista le Yamaha saranno solo due, quelle ufficiali di Quartararo e Morbidelli, a differenza per esempio delle Ducati che continueranno a essere otto. Il francese però non si preoccupa: “Non credo che sarà un problema per noi. Inoltre, in questa stagione non abbiamo mai confrontato i dati con il team privato”. Del resto, solo Quartararo è riuscito a essere veloce nel 2022: “È una situazione difficile. Gli altri piloti hanno problemi, ma per me la M1 è fondamentalmente una buona moto a cui mancano solo molta accelerazione e potenza. Spingo costantemente gli ingegneri giapponesi, perché se riusciamo a eliminare questa debolezza, ogni fine settimana avremmo la possibilità di lottare per la vittoria”. Quartararo ha solo 23 anni e su sé stesso ha raccontato: “La MotoGP è ovviamente qualcosa di molto speciale. Soprattutto se hai anche successo. Le corse sono la mia passione, ma in generale sono anche un ragazzo incredibilmente ambizioso. Che io stia giocando a Playstation o a carte, voglio sempre vincere. Fa parte della mia vita. Sono costantemente in modalità competizione”.

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