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MotoGP 2022, Pol Espargarò: “Puig? Ogni squadra dovrebbe averlo”

MotoGP news – Alla vigilia del Gran Premio di Portimao, Pol Espargarò ha rilasciato diverse dichiarazioni a Dazn sulla stagione in corso, sulle sue sensazioni, sul rapporto con il fratello Aleix e sulla Honda con cui ha il contratto in scadenza
"Valentino è unico"
Come la maggior parte dei piloti in griglia di partenza, Pol Espargarò ha il contratto in scadenza con Honda e il suo posto nella squadra ufficiale della Casa alata è decisamente ambito. Lo spagnolo ha partecipato al programma “La Caja de Dazn” e si è raccontato sotto diversi punti di vista. In primis ha parlato di come si sente oggi, che ha 30 anni e corre in MotoGP. Come riporta il sito ufficiale motogp.com ha dichiarato: “Mi sento come un bambino, mi sento perfetto, nel mio momento migliore della mia carriera sportiva, ma gli infortuni ora costano di più da recuperare rispetto a quando avevo 18-20 anni e sta diventando uno sport molto impegnativo fisicamente, a causa delle lesioni che ho già accumulato”. Fino a quando correrà non lo sa precisamente, ma si è fatto un’idea: “Vediamo sportivi, come ad esempio nel calcio, che stanno prolungando la loro carriera sportiva, o Valentino, che a 40 anni era ancora competitivo. Valentino è unico, non voglio paragonarmi a lui, ma vorrei prolungare la mia carriera sportiva per altri 5 anni ad alto livello”.

"È una situazione che ho vissuto molte volte"
Il contratto è in scadenza e sono mancati i risultati importanti con la sua RC213V e lui ha raccontato: “Sono nel campionato del mondo da quindici anni e mi sono trovato molte volte in questa situazione. In MotoGP questo avviene per due anni, nelle squadre ufficiali, ma in Moto3 e Moto2 ogni anno si deve rinnovare. È una situazione che ho vissuto molte volte. Per fortuna, ho raggiunto un punto della mia carriera in cui posso essere orgoglioso di ciò che ho raggiunto e sono felice e tranquillo. Questo non significa che non sono nervoso per il rinnovo, ma sono a un altro punto e cerco di prendere una gara alla volta e vedere cosa viene dopo”. Per la squadra in cui si trova ha solo parole di elogio: “È la migliore squadra del mondo, protagonista della migliore storia della MotoGP. Nonostante il fatto che le cose non sono a posto e la fabbrica, in questo momento, non è al top, ovviamente è un sogno, non per me, per tutti i piloti. E chi dice il contrario mente”.

Il rapporto con Puig e il fratello Aleix
Al suo fianco c’è il team manger Alberto Puig di cui parla solo che bene: “È una persona che ogni squadra deve avere. Alberto è una persona che, se è con te, è con te fino in fondo, e non permette a nessuno e a niente di farti del male. E lui, se può mettersi in mezzo tra te e un proiettile, si metterà in mezzo e impedirà che quel proiettile ti faccia del male, così da potersi prendere quella responsabilità”. Tra gli avversari in pista c’è anche una persona che conosce molto bene, il fratello Aleix: “Vado molto d'accordo con lui. Alla fine, il rapporto tra fratelli è molto bello, ma la rivalità in pista è enorme. Inoltre, ora siamo a un livello in cui siamo in competizione tra di noi. Aleix e Aprilia sono in gran forma, e questo crea una competitività e un'ansia tra noi che è difficile da gestire, non importa quanto ci vogliamo bene. Poi torniamo a casa e dimentichiamo tutto, ma non è facile”.
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