MotoGP 2022, Jarvis: “Restiamo con il motore a 4 cilindri in linea, può ancora crescere”
MotoGP news – Fabio Quartararo non aveva nascosto la sua delusione dopo l’ultimo test svolto a Valencia, in merito alla potenza della sua Yamaha M1. L’amministratore delegato di Yamaha Racing, Lin Jarvis, ha raccontato come stanno lavorando in questo momento e a chi si sono affidati per compiere il passo in avanti richiesto a gran voce dal francese
El Diablo ha le idee chiare su cosa vuole
Quando è cominciata la pausa estiva a fine giugno, Fabio Quartararo era il leader con un cospicuo vantaggio e ogni pronostico era a suo favore. Come ben sappiamo tutto il suo vantaggio non ha resistito davanti all’accoppiata Francesco Bagnaia-Ducati e il francese a Valencia si è dovuto arrendere allo strapotere tutto italiano che aveva dalla sua una moto più potente e più completa. Proprio la potenza è quello che ha richiesto a gran voce a Yamaha in vista del 2023 e il motore che gli hanno fatto provare nei test di Valencia non l’ha soddisfatto.
Come si è arrivati a questo punto?
L’amministratore delegato di Yamaha Racing, Lin Jarvis, ha dichiarato: “Abbiamo iniziato l'anno sapendo che non avremmo ottenuto il significativo miglioramento di potenza, velocità e prestazioni che avevamo sperato. A causa del Covid siamo rimasti bloccati per due stagioni. Siamo stati molto impegnati nello sviluppo di un motore '22 con un diverso livello di prestazioni in termini di potenza. Alla fine, tuttavia, si tratta sempre di valutare il guadagno in termini di prestazioni rispetto al fattore affidabilità e, se non si dispone di un'affidabilità garantita al 100%, è necessario esitare”. E lì è stata presa una decisione importante: “Abbiamo deciso di evitare qualsiasi rischio,restando con un livello di prestazioni conservativo, per essere sicuri di mantenere l'affidabilità”. Ora però è tempo di novità e ha ammesso: “Abbiamo capito che dovevamo cambiare il modo in cui ci siamo avvicinati alla progettazione e allo sviluppo del motore per il futuro”.
La Casa di Iwata si è affidata ad un gruppo di ingegneri italiani
La prima novità si chiama Luca Marmorini, che lavorerà con un team di ingegneri italiani con il grande obiettivo: “Fare un importante step il prossimo anno”. Parlando poi del motore ha aggiunto: “Non sono un ingegnere, quindi non posso davvero entrare in tutti i dettagli, ma ci sono molte aree e molte cose diverse che si può fare per estrarre le massime prestazioni da un motore. Questo è ciò con cui sono stati impegnati, guardando ogni singola area e cercando di ottimizzarla per il futuro. Abbiamo deciso di restare con il motore a 4 cilindri in linea. Con l’addio di Suzuki saremo l’unica Casa a continuare con questo, ma abbiamo molta conoscenza e c’è ancora il margine per ulteriori sviluppi”. Ora è tempo di lavorare duramente: “L'ultima generazione del motore del prossimo anno arriverà a Sepang. Abbiamo ancora tre o quattro mesi per continuare a sviluppare e perfezionare il motore”.
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