Danilo Petrucci ha rilasciato un'intervista al sito ufficiale della MotoGP, in occasione della presentazione del team Tech3. La moto della squadra di Hervé Poncharal è forse addirittura più bella di quella ufficiale e la nuova livrea ha fatto impressione anche a Petrux: “È stato uno choc vestire per la prima volta i colori arancio, per è come avere di nuovo vent'anni, quando hai tutta la vita davanti e un sacco di sogni”.
A forza di scherzare...
Danilo rivela di avere un ottimo rapporto con il team manager francese sin da tempi non sospetti. Il feeling tra i due alla fine ha portato a un vero matrimonio. “Hervé è molto simpatico, in passato abbiamo scherzato più volte, dicendoci che avremmo corso insieme un giorno...e alla fine è successo davvero”.
Big Danilo
Nel 2020 Petrucci ha patito più che in passato le proprie dimensioni. Il suo peso mal si sposava con la posteriore Michelin e la Desmosedici, e qualche paura è rimasta addosso al ternano. “La prima volta che sono salito sulla KTM è stato lo scorso giugno, ma era la moto standard. Poi ci sono tornato, abbiamo preso le misure, abbiamo lavorato un po' per trovare la mia posizione. Sinceramente ero un po' preoccupato, temevo di essere troppo alto per quella moto. Fortunatamente, non posso dire che ci sto largo, ma mi sento a mio agio. Ora non devo fare altro che salire, mettere la prima e uscire dal box”.
Una guida “spagnola”
Petrucci confessa di avere spiato più volte la RC16 in pista, nel corso del 2020. “Ho provato a immaginare come potrebbe essere la moto, ho visto dei video, ho anche seguito più volte gli altri in pista nel 2020, per farmi un'idea. Binder non ha uno stile facile da copiare, ma è molto veloce. Pol Espargaro invece aveva un modo di guidare più simile al mio: frenava molto forte. E poi c'è Miguel, che ha vinto l'ultima gara, e quindi direi che si tratta della miglior moto, al momento”.
Un target ambizioso
Danilo non si nasconde e punta a raccogliere risultati importanti. “Il mio obiettivo è quello di vincere una gara. Non sono molti i piloti che sono stati capaci di vincere con moto diverse, e voglio essere uno di loro. Sarò felice se a fine carriera non avrò più cambiato moto e avrò terminato con KTM”.