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MotoGP 2020, Lorenzo: “Lo sport ad alti livelli ti toglie energie”

MotoGP news – Attraverso i social Jorge Lorenzo ha raccontato com'è cambiata la sua vita dopo il ritiro. Il maiorchino per la prima volta nella sua vita non deve svolgere un allenamento serrato tutti i giorni e per questo ha preso qualche chilo di troppo e ha lanciato sui social la sfida #JLgetfitchallenge
Nessun rimpianto
A metà novembre dello scorso anno Jorge Lorenzo aveva annunciato il ritiro dal mondo delle corse e dopo il Gran Premio di Valencia era partito alla volta di Bali con un biglietto di sola andata. Dopo l’Asia il maiorchino è andato in Messico, dove ha passato altre settimane di vacanza, una nuova vita che non gli fa rimpiangere per il momento quella passata. “Sto meglio, sono più rilassato, meno stressato. Lo sport estremo ti toglie molte energie, lo devi fare perché è il tuo lavoro ma vivere con più tranquillità è più sano. Dopo che mi sono ritirato andavo tutti i giorni al ristorante a pranzo o cena. Mi chiedevano cosa volevo: risotto, pizze, hamburger con patate… Tutto tranne le cose dietetiche. Quasi ogni giorno ho mangiato così, per due o tre mesi. Alla fine pesavo 68 chili, quando il mio peso ideale è 63 o 64. Sapevo già che la vita che stavo conducendo in vacanza non era una vita equilibrata. Ma mi stavo godendo il momento, dopo aver preso la decisione di ritirarmi dalle gare. Ho iniziato a sembrare paffuto e mi sono detto: “Non mi piace quello che vedo”. Un giorno ho fatto una foto allo specchio e ho pensato “Perché non lo mostro e incoraggio le persone a fare lo stesso a casa, dato che hanno così tanto tempo libero?” Così iniziano a prendere conoscenza dell’allenamento e dell’alimentazione. Ovviamente non sono un nutrizionista ma ho dato solo nozioni basilari”. Così è nata la #JLgetfitchallenge su Instagram per spronare chiunque a ritrovare un buon stato di forma. Del ritiro Lorenzo non ha alcun rimpianto: “Se vinci campionati mondiali sei soddisfatto, ma per la salute non è il massimo. Ora passo un’ora e mezza a fare sport e il resto a fare altre cose. Mi godo la vita, non ho potuto farlo prima. Sin da bambino ho sempre sentito molta pressione per ottenere risultati. Sono sempre stato un perfezionista, chiedevo a me stesso sempre il massimo. La prima vittoria, il primo mondiale: io pensavo subito all’obiettivo successivo. Sono stati diciotto anni belli e intensi. Il giorno indimenticabile rimane il 10 ottobre 2010: lì sono diventato il primo campione del mondo spagnolo della MotoGP. Ora però sono molto più felice, sono stato fortunato ad avere avuto una carriera professionale molto buona e ora posso divertirmi”.
 

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