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MotoGP 2017, cosa ci aspettiamo dalle ultime otto gare stagionali

MotoGP news – Siamo ormai entrati nella fase finale della stagione che vede Marc Marquez in testa, davanti a Vinales, Dovizioso e Rossi. Questa settimana i piloti della top class torneranno in pista per il GP d'Austria, ecco un’analisi con pronostici degli otto tracciati che ospiteranno le ultime gare della MotoGP
La seconda parte decisiva
Domenica il Motomondiale sarà in Austria l’attuale leader della classifica iridata con 154 punti è Marc Marquez, seguito da Maverick Vinales a 140, Andrea Dovizioso a 133 e Valentino Rossi a 132. Ogni GP può risultare decisivo per la corsa al mondiale, vediamo cosa possiamo aspettarci, sulla carta, dai prossimo 8 appuntamenti.

Spielberg, 13 agosto
Il Motomondiale è tornato a correre al Red Bull Ring lo scorso anno, sempre nel mese di agosto, dopo una pausa che durava dal 1997 e Ducati è stata la protagonista assoluta. Su una pista lunga 4.318 m caratterizzata da lunghi rettilinei, forti frenate e solo 10 curve, non è una sorpresa che la Desmosedici GP possa fare nuovamente bene davanti ai tifosi austriaci. La prima vittoria su questa pista porta il nome di Andrea Iannone, ex pilota ufficiale della casa di Borgo Panigale, mentre quest'anno alla guida della “rossa” ci sono Andrea Dovizioso – già vincitore di due Gran Premi – e Jorge Lorenzo, debuttante, ma non dimentichiamoci di Danilo Petrucci, pilota del team Pramac, a quota due podi nelle prime nove gare. 

Silverstone, 27 agosto
Il terzo Gran Premio della seconda metà di stagione sarà disputato in Inghilterra, sul celebre tracciato di Silverstone. Il layout non cambia dal 2010, i piloti affronteranno una delle piste più veloci in calendario con diciotto curve, quasi sei chilometri e un rettilineo lungo 700 metri. Il protagonista di questo Gran Premio è spesso il meteo e negli ultimi quattro anni ci sono stati quattro vincitori diversi: nel 2013 aveva vinto Jorge Lorenzo, nel 2014 si è imposto Marc Marquez, due anni fa Valentino Rossi aveva fatto suonare l’Inno di Mameli, mentre lo scorso anno Maverick Vinales aveva riportato al successo Suzuki, firmando la sua prima vittoria nella top class. La carne al fuoco su questa pista è molta e fare una previsione è piuttosto difficile. Yamaha però ha le carte in regola per fare bene.

Misano, 10 settembre
Dall’Inghilterra si passerà a Misano, dove al Misano World Circuit Marco Simoncelli andrà in scena il tredicesimo appuntamento del 2017 e l’ultimo in Italia. Costruito nel 1972, le ultime modifiche risalgono al 2007, quando è stata anche decretata l’inversione del senso di marcia e da allora si corre così in senso orario. La pista misura 4.226 con 15 curve e l’appuntamento è caratterizzato dal caloroso pubblico italiano che supporta il “padrone di casa” Valentino Rossi, che vive a pochi chilometri da lì. Su questa pista la favorita è la Yamaha, che ha vinto sei gare dal 2008 al 2014, equamente divise tra Jorge Lorenzo e Valentino, ma Honda ha vinto le ultime due disputate, rispettivamente con Marc Marquez e Dani Pedrosa. Sarò sfida tra giapponesi.

Aragon, 24 settembre
Per la terza volta nella stagione, il Motomondiale approda in Spagna e quasta volta al Motorland Aragón, il più moderno dei quattro tracciati spagnoli, situato ad Alcañiz, nella comunità autonoma dell'Aragona. Questa pista accoglie l’ultimo Gran Premio europeo prima che si affronti la "tripletta asiatica" e anche per questo motivo ha un’importanza particolare. La pista misura 5.078 m, con 17 curve e Honda finora detiene il maggior numero di vittorie, ovvero quattro, divise tra Stoner, Pedrosa e Marquez (due). Yamaha ha vinto qui solo con Lorenzo, nel biennio 2014 e 2015, mentre Valentino Rossi non ha mai preceduto gli avversari, e non ha mai amato particolarmente questa pista. Sulla carta sarà vittoria Honda.

Motegi, 15 ottobre
ll primo Gran Premio della cosiddetta “tripletta asiatica” è qin Giappone, sulla pista di Motegi, a 160 km a nord di Tokio. Il Twin Ring Motegi è di proprietà della Honda e l’anno scorso Marc Marquez ha coronato il sogno della casa nipponica, vincendo la gara e il terzo titolo iridato della MotoGP proprio qui – complici le due cadute degli avversari Valentino Rossi e Jorge Lorenzo. Honda ha vinto otto volte sulla "sua" pista, contro le quattro di Yamaha e Ducati, e nelle due stagioni passate hanno trionfato proprio Marquez e Dani Pedrosa (2015). Occhio però agli avversari che non saranno per niente facili da battere sugli oltre 4 chilometri di lunghezza, noi puntiamo su Maverick Vinales, che l'anno scorso con Suzuki aveva centrato il terzo gradino del podio.

Phillip Island, 22 ottobre
Dal Giappone all’Australia, il circus arriva su uno dei tracciati più spettacolari del Motomondiale, costruito sul ciglio di una scogliera sull’oceano. Sul tracciato di Phillip Island, lungo 4.448 m caratterizzato da curve veloci e di ampio raggio, si corre dal 1997 ed è uno dei tracciati preferiti da Valentino Rossi, dove non a caso ha vinto qui sei volte (tre con Honda e tre con Yamaha). Su questa pista Honda ha vinto però ben undici volte, tra cui l’anno scorso con Cal Crutchlow, ma anche Yamaha e Ducati si difendono bene, con cinque e quattro vittorie. Pronostico difficile ma Ducati potrebbe essere la sorpresa.

Sepang, 29 ottobre
L’ultimo appuntamento extra europeo, e il penultimo del calendario, si tiene sulla pista di Sepang, in Malesia, situato a 50 km dalla capitale Kuala Lumpur. La pista è la più larga di tutte quelle presenti in calendario, 25 metri, e grazie a questa sua particolarità permette ai piloti di scegliere tra molte traiettorie. Il tracciato presenta un totale di quindici curve, di cui quattro sono lente, e due rettilinei di circa 900 m l’uno che favoriscono sorpassi. L’anno scorso ha festeggiato qui la vittoria Andrea Dovizioso, la prima con la Ducati, mentre se si guarda alle statistiche Honda è la casa costruttrice più vincente con sei successi: l’ultimo porta il nome di Dani Pedrosa ed è del 2015. L’ultima vittoria di Yamaha qui risale solo al 2010, con Valentino Rossi. Hoda e Ducati sono favorite.

Valencia, 12 novembre
Dopo le tre gare asiatiche si torna in Europa per la gara conclusiva della stagione che, in alcune occasioni, è stata anche quella decisiva per il titolo. Teatro dell’ultima sfida dell’anno è il tracciato intitolato a Ricardo Tormo, a Valencia, lungo quattro chilometri, con quattordici curve e un rettilineo di circa 900 metri. Anche su questa pista è Honda la favorita, con nove vittorie ottenute dal 2002, contro le cinque di Yamaha, le cui ultime due conquistate grazie a Jorge Lorenzo. L’ultima vittoria di Valentino Rossi su questa pista risale addirittura al 2004 ed è risaputo che la pista non piace al pesarese. Puntiamo su Vinales
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