Marco Simoncelli, sei anni senza di lui
Sono passati sei anni da quando Marco Simoncelli ci ha lasciati in quella maledetta domenica di Sepang, dove, questo fine settimana, farà tappa il Motomondiale. Per la prima volta nel paddock ci sarà papà Paolo e tutta la famiglia del Sic
Image
News
Ciao Sic
Marco Simoncelli ci ha lasciati in quella maledetta domenica di sei anni fa, aveva 24 anni e arrivava a Sepang dopo l'ottimo secondo posto del GP d'Australia. La pista gli aveva già dato tanto (titolo mondiale in 250 nel 2008, 14 vittorie e 3 podi) e sembrava pronta a concedergli ancora molto, ma, come alle volte accade, crudelmente ha deciso di prendersi tutto in pochi secondi. Marco l'aveva messo in conto, perché, come disse una volta, "Si vive di più andando 5 minuti al massimo su una moto come questa, di quanto non faccia certa gente in una vita intera".
Andandosene ci ha lasciato tanto: il ricordo di un ragazzo semplice, sorridente e gentile, con quella chioma ribelle che sembrava entrare a fatica nel casco e quello stile di guida unico e aggressivo che faceva indispettire gli "spagnoli", ma piaceva tanto al pubblico. La sua gente l'amava proprio per il suo modo un po' guascone di muoversi, senza però prendersi mai troppo sul serio, come invece facevano (e fanno) tante star del circus.
Al suo fianco sempre papà Paolo, che l’ha accompagnato in ogni Gran Premio e sostenuto in ogni prova, creando poi la fondazione che porta il suo nome. Quest'anno è tornato nel Motomondiale con il team SIC58 Squadre Corse, nato per “rendere onore a Marco" e "per pensare meno”, questo fine settimana tornerà per la prima volta a Sepang, accompagnato dalla mamma Rossella, dalla sorella Martina e dalla fidanzata di Marco, Kate. Non sarà facile, ma la famiglia continua a contare sull’affetto di tutti i tifosi.
Marco Simoncelli ci ha lasciati in quella maledetta domenica di sei anni fa, aveva 24 anni e arrivava a Sepang dopo l'ottimo secondo posto del GP d'Australia. La pista gli aveva già dato tanto (titolo mondiale in 250 nel 2008, 14 vittorie e 3 podi) e sembrava pronta a concedergli ancora molto, ma, come alle volte accade, crudelmente ha deciso di prendersi tutto in pochi secondi. Marco l'aveva messo in conto, perché, come disse una volta, "Si vive di più andando 5 minuti al massimo su una moto come questa, di quanto non faccia certa gente in una vita intera".
Andandosene ci ha lasciato tanto: il ricordo di un ragazzo semplice, sorridente e gentile, con quella chioma ribelle che sembrava entrare a fatica nel casco e quello stile di guida unico e aggressivo che faceva indispettire gli "spagnoli", ma piaceva tanto al pubblico. La sua gente l'amava proprio per il suo modo un po' guascone di muoversi, senza però prendersi mai troppo sul serio, come invece facevano (e fanno) tante star del circus.
Al suo fianco sempre papà Paolo, che l’ha accompagnato in ogni Gran Premio e sostenuto in ogni prova, creando poi la fondazione che porta il suo nome. Quest'anno è tornato nel Motomondiale con il team SIC58 Squadre Corse, nato per “rendere onore a Marco" e "per pensare meno”, questo fine settimana tornerà per la prima volta a Sepang, accompagnato dalla mamma Rossella, dalla sorella Martina e dalla fidanzata di Marco, Kate. Non sarà facile, ma la famiglia continua a contare sull’affetto di tutti i tifosi.
Galleria
Aggiungi un commento