Salta al contenuto principale

Jorge Lorenzo si ritira: “Non avevo più motivazioni, ritirarmi è la decisione migliore”

Un emozionato Jorge Lorenzo ha annunciato il suo ritiro dalle corse. L'ultimo GP sarà quello di domenica, a Valencia. Il maiorchino ha raccontato cosa l'ha spinto a prendere questa decisione, quali sono i suoi ricordi più belli della carriera e quali sono i suoi piani per il futuro
Image
News
Non ho più motivazioni
Dopo il Gran Premio di Valencia Jorge Lorenzo sarà un ex pilota. Il maiorchino l’ha annunciato in una conferenza stampa  con queste parole: “Ho sempre pensato che ci sono quattro giorni più importanti degli altri nella vita di un pilota. Il primo è quando debutti nel mondiale. Il secondo è quando vinci la tua prima gara. Il terzo è quando vinci il tuo primo mondiale, non tutti possono farlo e io ci sono riuscito. Il quarto è quando annunci il tuo ritiro. Come avete immaginato, questo giorno è arrivato per me e sono qui per annunciare che questa sarà la mia ultima gara in MotoGP e che dopo questa mi ritiro come pilota professionista”.
Lorenzo ha continuato dicendo: “A tre anni sono salito per la prima volta su una moto, mi sono dedicato completamente al mio sport. Chi ha lavorato con me sa quanto sono perfezionista, quanta energia e intensità ho sempre messo in questo. Essere un perfezionista richiede molta motivazione. I nove anni con Yamaha sono stati meravigliosi e sono probabilmente stati i migliori anni che ho avuto nella mia carriera. Ad un certo punto ho sentito di aver bisogno un cambiamento e per questo sono passato in Ducati. Questa grande motivazione mi è servita per non mollare e continuare a lottare, e questo mi ha portato a conquistare grandi risultati come la vittoria al Mugello, davanti ai tifosi Ducati. Poi sono passato a Honda, dove mi attendeva un’altra grande sfida. Purtroppo presto sono arrivati gli infortuni. Non ho potuto essere così in normali condizioni fisiche, ma nonostante questo con il team abbiamo continuato a lavorare. Un altro infortunio è arrivato durante i test di Barcellona e successivamente anche ad Assen, e questa è stata una brutta caduta. Dopo questa ho pensato che mi sarei ritirato, che non avrei più corso. Invece dopo esser tornato a casa ho pensato di darmi un’altra possibilità, ma da quel momento non sono più stato capace di trovare la motivazione giusta per continuare a scalare questa montagna. Amo correre, amo le gare, ma sono qui per vincere. Ho realizzato ad un certo punto che questo non era possibile. Mi dispiace molto per Honda, soprattutto per Alberto (Puig, il team mananger, ndr) che è stato colui che mi ha dato questa opportunità. Mi ricordo molto bene quel giorno in cui abbiamo avuto il nostro primo meeting. Mi dispiace per Honda, penso che questa sia la migliore decisione per me e per il team. Honda e Jorge Lorenzo non possono lottare solo per andare a punti in gara o per la top 5, ma per la vittoria. Ho avuto una carriera di successo, sono stato molto fortunato. Ho corso contro piloti incredibili. Ho lavorato molto, ho fatto tanti sacrifici, sono stato nel posto giusto al momento giusto. Ho avuto l’aiuto di molte persone e grazie a loro ho conquistato quello che ho conquistato, senza di loro non sarebbe stato possibile. Li ringrazio per questo. Soprattutto Carmelo e Dorna per il buon trattamento che mi hanno riservato. Tutte le marche che hanno creduto in me e che mi hanno ingaggiato in tutta la mia carriera, Derbi, Aprilia, Yamaha, Ducati, Honda. Ringrazio Giampiero Sacchi, Gigi Dall’Igna, Lin Jarvis, Alberto Puig. Ringrazio mia mamma per avermi messo al mondo, mio padre per avermi trasmesso l’amore per le moto e per tutti i sacrifici che ha fatto, Juanito per esser stato sempre leale con me in tutta la mia carriera, tutti i miei tifosi e i tifosi di MotoGP”. 
Dopo questa lunga carriera, ecco la top 5 dei suoi ricordi migliori: “In Malesia 2010, ho conquistato il titolo più importante di tutti, il primo in MotoGP, mi ha dato libertà e soddisfazione. Gli altri sono: nel 2003 la prima vittoria in Brasile, nel 2006 a Valencia il mio primo titolo iridato, il mio primo titolo in MotoGP, ad Assen 2014 ho fatto qualcosa di incredibile mostrando come la mente può spostare il imite del dolore, e poi nel 2015 il mio ultimo titolo”. E ora cosa farà? “Oltre alle moto ci sono molte cose da fare nella vita. Penserò a fare qualche vacanza questo inverno e poi inizierà un nuovo capitolo della mia vita".

Aggiungi un commento