Salta al contenuto principale

MotoGP 2019 Gigi Dall’Igna: “La mia moto ideale è quella che vincerà il titolo”

A Neuchatelè stato presentato il nuovo team Ducati che scenderà in pista in questo 2019. Il direttore generale di Ducati Corse Gigi Dall’Igna ha parlato della nuova coppia di piloti Dovizioso-Petrucci, della stagione che si aspetta e degli avversari
"La gara in Qatar il nostro banco di prova"
La nuova Ducati Desmosedici GP19 è stata svelata a Neuchatel al Cube, il centro Ricerca e Sviluppo di Philip Morris International, alla presenza dei responsabili del team e dei due piloti Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci. A commentare la nuova stagione che sta per iniziare è stato il direttore generale di Ducati Corse Gigi Dall’Igna, che ha dichiarato: “Anche il 2018 è stata un anno molto importante per noi in MotoGP, nel quale siamo riusciti a crescere e migliorare ulteriormente, per il quarto anno consecutivo. Siamo stati molto competitivi anche su tracciati storicamente difficili per noi, ed abbiamo ottenuto più vittorie e podi complessivamente rispetto al 2017. Tuttavia, anche i nostri avversari sono migliorati e quindi dobbiamo rimboccarci le maniche e fare ancora di più, portando in pista idee nuove ed evoluzioni efficaci sotto tutti gli aspetti. Con Andrea e Danilo siamo convinti di avere la squadra giusta per ottimizzare le risorse nello sviluppo della moto e la gestione generale dei weekend di gara. Il nostro obiettivo non può che essere ambizioso, come sempre, ed è quello di riportare a Borgo Panigale il titolo mondiale MotoGP”.
Dall'Igna poi ha parlato dei primi test di Sepang, che andranno in scena dal 6 all’8 febbraio a Sepang: “Come sempre arriveremo carichi e convinti di aver fatto delle buone cose a casa. Poi bisogna essere realisti e scartare quello che pensavamo potesse andare bene e che invece non ha funzionato. Arriviamo motivati, ma quando saremo là cercheremo di essere realisti. Se sarà necessario fare un passo indietro, lo faremo. Come noi, anche gli altri”. Il primo vero feedback però arriverà più avanti: “Quanto siamo cresciuti noi e quanto sono cresciuti gli avversari lo capiremo solo nella prima gara in Qatar. Lì si capiranno i miglioramenti nostri e quelli degli altri”.
Tra gli avversari ci sarà una Yamaha che avrà lavorato dando una svolta e Honda che sarà andata avanti: “Chi deve compiere un passo grande è più facile che migliori di più. Quella che mi spaventa di più in senso assoluto è la Honda”. Proprio il team della casa alata sarà sotto la lente di ingrandimento: “Credo che Marquez sia il pilota da temere. Jorge (Lorenzo, ndr) lo conosco bene, è un campione, bisognerà vedere il suo adattamento sulla moto. Sono convinto che i tempi saranno ridotti, se facciamo un paragone con Ducati, ma è ancora presto per trarre una ragionevole conclusione”.
Il lavoro sulla Ducati è stato lungo soprattutto sull’aerodinamica, ma la perfezione si raggiunge in una sola occasione secondo Dall’Igna, che ha commentato: “Quando avrò vinto il titolo avrò raggiunto il mio ideale di moto”. Nel team è arrivato Danilo Petrucci e tutti da lui si aspettano una vittoria. Quando potrebbe arrivare? “Le gare dove potrebbe fare veramente bene, guardando lo storico, potrebbero essere Le Mans e Mugello. Poi spero che mi stupisca e che faccia molto meglio! (sorride) Questa è la sua occasione e in questi casi si dà il massimo pur di sfruttarla bene. Cercheremo di aiutarlo il più possibile per fargliela sfruttare”. Tra Petrucci e Dovizioso si è parlato fin dall’inizio di una grande collaborazione e l’ingegnere veneto ha detto: “La collaborazione tra i due è la cosa più bella che abbia mai visto da quando sono nel mondo delle moto - dal punto di vista dei compagni di squadra".

Aggiungi un commento