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India, gp a rischio: i lavori sul circuito non sono ancora iniziati

Le società coinvolte non riescono a trovare un accordo sugli oneri da sostenere: bisogna rivedere asfaltatura e vie di fuga, per una cifra intorno ai 4 milioni di euro. Il governo cerca un accordo con i costruttori, ma il promoter resta in attesa

Il 2023 sarà la stagione più lunga di sempre per quanto riguarda la MotoGP: il calendario è stato allungato e sono state introdotte le sprint race, per cui piloti e squadre saranno sottoposti come non mai a un impegno davvero gravoso. Lo schedule ufficiale indica 21 GP, in virtù dell'aggiunta di Kazakhistan e India alle canoniche tappe, ma proprio la gara programmata nell'Uttar Pradesh rischia di non avere luogo, secondo alcuni media.

 

Un circuito da adeguare

Simon Patterson, di TheRace.com, ha cercato di capire meglio quanto riportato dal Times of India, quotidiano nazionale che parla di "una serie di complicazioni legali e tecniche" legate agli interventi deliberati al Buddh International Circuit. Secondo il rapporto, i problemi sono stati identificati quando la pista è stata ispezionata per la prima volta dagli addetti alla sicurezza della FIM MotoGP – a inizio 2023-, con un elenco di aree chiave su cui intervenire. Il costo totale si aggirerebbe sui 3,5-4,5 milioni di euro e comprenderebbe non solo la riasfaltatura, ma anche lo spostamento di barriere e vie di fuga e la sostituzione di quelle in asfalto con la ghiaia (in India aveva corso la Formula1 in occasione dell'ultimo grande evento internazionale, ormai 10 anni fa).

 

Una disputa difficile da risolvere

Sul circuito aleggia una difficile situazione finanziaria, con una diatriba sull'onere degli interventi: da una parte c'è il costruttore Jaypee Group, dall'altra la Yamuna Expressway Industrial Development Authority che rappresenta lo Stato. Il promoter della gara - Fairstreet Sports- sembra essere nel mezzo di questa disputa. In tutto questo, i lavori devono ancora iniziare e anche se Fairstreet Sports professa ottimismo, indicando metà aprile come data utile per l'apertura dei cantieri, non è detto che il tempo sia sufficiente per concludere i lavori e ottenere l'omologazione prima della gara di settembre.

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