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Dall'Igna "stretto" tra Marquez e Bagnaia, e sullo sfondo una MotoGP sempre più show

Il dg Ducati, intervistato da Gazzetta, riflette sul presente e sul futuro della categoria: "Concessioni e stop alle innovazioni snaturano la competizione"

Equilibri in mutamento

Gigi Dall’Igna, direttore generale di Ducati Corse, guida una stagione 2025 in cui la casa di Borgo Panigale sta imponendo il proprio dominio in MotoGP, con Marc Marquez saldo in testa al Mondiale e una Desmosedici ancora protagonista. Nonostante il vantaggio, Dall’Igna invita alla prudenza: "Abbiamo vinto gli ultimi GP, ma senza dominare come prima. La concorrenza si è avvicinata". In particolare, KTM e Aprilia sembrano aver ridotto il gap, anche grazie al sistema delle concessioni, pensato per livellare le prestazioni ma che, secondo Dall’Igna, rischia di compromettere la natura sportiva della MotoGP: "Se consideriamo questo sport uno show, allora le concessioni sono logiche; ma se è uno sport, non ha senso assegnare vantaggi a qualcuno e non ad altri. Duplantis non salta con un'asta più corta".

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Marc e Pecco, due approcci diversi

L’arrivo di Marquez in Ducati ha rappresentato una svolta importante. Il talento spagnolo, dopo un periodo di adattamento, ha dimostrato di essere il miglior interprete della Desmosedici, portando a casa risultati pesanti anche con la versione 2024. "Marc ha numeri incredibili, merita più rispetto. Era l'unico con la moto dell'anno precedente a tenere il passo dei piloti con la moto più evoluta". Il confronto con Pecco Bagnaia, invece, appare più complesso: "Gli manca tranquillità per esprimersi al meglio. Meglio dargli fiducia che insistere su aspetti tecnici". Nonostante le difficoltà, Dall’Igna conferma piena fiducia nel campione italiano, figura centrale nel progetto Ducati degli ultimi anni.

Innovazione bloccata e futuro incerto

Nel corso dell’intervista, Dall’Igna ha ribadito la sua perplessità su un sistema regolamentare che, a suo dire, penalizza chi innova. "Abbiamo visto cambi regolamentari in corso di stagione, non è corretto. Le regole dovrebbero essere stabili". Un tema che tocca direttamente Ducati, spesso pioniera di soluzioni poi vietate. Nonostante le defezioni tecniche di figure chiave come Bartolini e Sterlacchini, il team resta competitivo grazie alla valorizzazione dei giovani ingegneri interni. Quanto al futuro, l'obiettivo è trattenere sia Marquez sia Bagnaia: "Non stiamo ancora lavorando sul rinnovo, ma sarebbe ragionevole farlo. Con Pecco ho un ottimo rapporto e ha dato tanto alla Ducati".

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