Bagnaia vince in Giappone, ma il trionfo è di Marc Marquez: è campione del mondo per la nona volta
A Motegi Bagnaia domina la gara, ma Marquez chiude secondo e conquista il titolo MotoGP 2025, il settimo in top class e il nono in carriera.
“Weekend perfetto”: Bagnaia in pole e in fuga
Al Twin Ring di Motegi, Francesco Bagnaia ha conquistato la pole position con un tempo di 1’42″911, stabilendo il nuovo limite della pista in qualifica. Durante la Sprint, l’italiano ha mantenuto il comando dal via alla bandiera a scacchi, precedendo Marc Marquez e Pedro Acosta. Un successo netto, che conferma come Bagnaia abbia ritrovato slancio proprio nel momento decisivo della stagione. Nella gara lunga, Bagnaia ha controllato la corsa fin dalle battute iniziali, mentre Marquez, partito un po’ più in difficoltà, ha recuperato progressivamente ritmo e terreno. A metà gara l’iberico ha superato gli avversari in calo, tra cui Acosta, e si è portato alle spalle del compagno di squadra. Negli ultimi giri Bagnaia ha accusato un problema tecnico con la propria GP25 — una fumata che ha rallentato il suo ritmo —, ma l’italiano ha resistito alla pressione, tagliando il traguardo davanti a Marquez. Joan Mir ha completato il podio con la Honda, regalando un segnale positivo al costruttore giapponese nel suo Gran Premio di casa.
Marquez torna re: il titolo iridato è suo
Con il secondo posto in Giappone, Marc Marquez ha matematicamente messo le mani sul titolo MotoGP 2025, con cinque gare di anticipo sul calendario. È il suo settimo alloro nella classe regina, ma sommando i titoli ottenuti in 125 cm³ e Moto2, sale a nove in totale, eguagliando miti come Carlo Ubbiali e Mike Hailwood e, ovviamente, Valentino Rossi. Il ritorno in vetta assume un valore simbolico: Marquez non vinceva un campionato dal 2019, stagione dopo la quale ha attraversato un periodo caratterizzato da infortuni, dubbi fisici e momenti di incertezza. La decisione di trasferirsi in Ducati — prima nel team Gresini e poi nel team ufficiale — si è rivelata fondamentale per questa rinascita. Marquez ha ammesso che l’ipotesi del ritiro è stata seriamente presa in considerazione, prima di scegliere di “rispondere alla domanda” se fosse ancora competitivo. Al traguardo, l’immagine più forte è quella dello spagnolo con la mano sul caschetto, la testa china e le lacrime. Il peso del fallimento, dei sacrifici e delle rinascite è tutto in quei momenti.