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MotoGP 2023, ecco qual è la staccata più impegnativa del Mugello secondo Brembo

MotoGP news – L'azione della MotoGP questo fine settimana è sul circuito del Mugello, che rientra tra i circuiti mediamente impegnativi per i freni. A raccontare tutti i dettagli in merito sono gli ingegneri di Brembo, che lavorano con tutti i piloti, ecco dunque tutti i dati più curiosi e interessanti

L'indice di difficoltà del Mugello secondo i freni
Dopo tre settimane di pausa la MotoGP torna in pista sul circuito del Mugello, che rientra nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi per i freni. A dirlo sono i tecnici Brembo, che lavorano con tutti i piloti della griglia di partenza e in una scala da 1 a 6 la pista si è meritata un indice di difficoltà di 3, inferiore ai 4 di Misano Adriatico. La pista toscana vanta anche uno dei rettilinei più lunghi del Mondiale (1.141 metri) che richiede un motore potente e naturalmente un impianto frenante di prim’ordine per non perdere in frenata quanto si potrebbe aver guadagnato sul dritto. La distanza tra le 14 curve restanti consente però ai dischi in carbonio di raffreddarsi.

Un appuntamento speciale per Dovizioso
Il Gran Premio d’Italia sarà teatro della cerimonia di introduzione di Andrea Dovizioso nella Legends Hall of Fame della MotoGP. Nel 2001 il forlivese ha conquistato il Campionato Europeo della 125 con l’Aprilia dotata di freni Brembo e tre anni dopo ha vinto il Mondiale della 125. Ha debuttato in MotoGP nel 2008 e tutte le sue 15 vittorie le ha ottenute con dischi, pinze e pastiglie Brembo, di cui utilizzava anche la pompa pollice, una soluzione ideata nel 1992 per permettere a Mick Doohan di utilizzare il freno posteriore malgrado la menomazione al pieno destro. Dovizioso se ne serviva solo nelle curve a destra perché a centro curva non aveva la possibilità di utilizzare il freno posteriore con il piede.

Quanto frenano i piloti al Mugello?
I piloti della MotoGP usano i freni all’Autodromo del Mugello 10 volte al giro, per un totale di 25 secondi, valore che corrisponde al 24 per cento della durata complessiva della gara, una delle percentuali più basse del campionato insieme al GP Australia che però si svolge su un circuito dalla conformazione differente.
Le frenate più dure della pista toscana si trovano in prossimità della linea di partenza/arrivo, anche se tra loro le differenze sono notevoli: quasi 100 km/h di decelerazione e oltre 120 metri di spazio di frenata. Sommando tutte le forze esercitate da un pilota sulla leva Brembo del freno dalla partenza alla bandiera a scacchi il valore supera i 9 quintali e mezzo.

La staccata più dura: la San Donato
Delle 10 frenate 2 sono classificate come impegnative per i freni, 4 sono di media difficoltà e altrettante sono scarsamente impegnative. La staccata più dura è quella alla San Donato (curva 1): preceduta da uno scollinamento, vede le MotoGP arrivare ad almeno 337 km/h (senza scia) ed entrare in curva a 89 km/h. Per riuscirci i piloti si attaccano ai freni per 5,6 secondi durante i quali percorrono 320 metri. La decelerazione è brutale, 1,6 g, il liquido freni raggiunge gli 11,5 bar e la temperatura dei dischi i 660°C.

Cliccate qui per vedere gli orari diretta TV del Gran Premio d’Italia.

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