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MotoGP 2023, 21 GP in un anno: ecco cosa ne pensano i piloti

MotoGP news – La stagione che sta per iniziare sarà molto impegnativa per i piloti, non solo perché si aggiunge la Sprin Race al format normale, ma anche perché i Gran Premi in programma che compongono il calendario a oggi sono 21. Ecco cosa ne pensano alcuni piloti

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MotoGP

Un calendario ricco di eventi
Il calendario MotoGP 2023 è composto da ben 21 GP e se quasi la metà di questi si disputeranno in Europa, da settembre a novembre ben otto appuntamento saranno extraeuropei. A quelli ben conosciuti si sono aggiunti il Kazakistan, che si correrà nel mese di luglio, e l’India, in programma a fine settembre. Per questo motivo si è ridotto da quattro a tre i GP in Spagna: non si correrà ad Aragon. Gli appuntamenti fuori Europa si terranno quindi in Argentina, America, Kazakistan, India, Giappone, Indonesia, Australia, Tailandia, Malesia e Qatar.

Diverse opinioni
Questo richiede un impegno extra ai piloti, che già quest'anno faranno i conti con la Sprint Race. C'è chi ci scherza come Alex Rins su: “Mia moglie cambierà le serrature con questo calendario e le nuove gare del Kazakistan e dell'India! Scherzi a parte è bello scoprire posti nuovi, piste nuove. Sicuramente sarà più difficile perché staremo più lontano da casa, ma sembra buono”. Jack Miller ha dichiarato: “Abbiamo un calendario impegnativo, ma mi piace. Ci sarà una gara in meno in Spagna, due nuovi Paesi entreranno. È fantastico che il campionato si estenda un po' di più, piuttosto che sia basato esclusivamente sull'Europa. Mi piace quest'idea. Mi piace portare la MotoGP in giro per il mondo. Penso che questo sia l'obiettivo ed è così che dovrebbe essere”. Dal suo punto di vista di pilota ha poi aggiunto: “Per me è fantastico perché ovviamente amo correre. Migliorerà molto la MotoGP. È una buona notizia per me”. Ai commenti di Rins e Miller si è aggiunto quello del portoghese Miguel Oliveira, che ha dichiarato: “È molto eccitante andare in posti nuovi, vuol dire essere un passo avanti. Passeremo più tempo fuori dall'Europa, soprattutto alla fine dell'anno, e questa sarà una sfida”.

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