Honda CB500 Super Four: pronta per Europa o il Giappone? Ecco la sua storia
Dalla CB-1 del 1989 alla CB400 Super Four del 1992, Honda riscrisse il concetto di naked sportiva senza carene, recuperando l’anima del suo quattro cilindri in linea. Oggi, a più di trent’anni di distanza, quella filosofia potrebbe forse rivivere (anche in Europa!) nella nuova CB500 Super Four
Nascita della CB400 Super Four
Trent’anni d’ininterrotta produzione non sono certo cosa da poco. Nata nel 1992, la CB400 Super Four di Honda ha senza dubbio lasciato un segno nel cuore di tanti appassionati in Giappone, mentre da noi non si è mai fatta vedere.
Per meglio capire da dove arriva, bisogna tornare un po’ indietro, ai tempi cioè di quando Honda per prima pensò al concetto di naked sportiva. Era il 1989 (ben prima della Ducati Monster 900) è sul mercato gipponese faceva il suo debutto la CB-1, piccola quattro cilindri moderna, compatta e affilata, costruita con l’ambizione di offrire una guida da sportiva carenata, anche senza carene. A metterle, come si suol dire, il bastone tra le ruote arrivò però la Zephyr di Kawasaki che, grazie ad uno stile classico capace di toccare corde diverse, più “emotive”, dirottò in breve il gusto del pubblico relegando la ben più avanzata (almeno dal punto di vista tecnologico) Honda ai margini della scena.

Kawasaki Zephyr 400, quando la passione batte l’ufficio marketing
Honda dal canto suo, che del quattro cilindri in linea aveva fatto ormai un simbolo, si rimboccò le manivhe ma non stette a guardare. Nel 1992 presentò quindi la CB400 Super Four, progetto pensato per riabilitare il mito del “quattro in linea Honda” ed interpretarlo in modo nuovo, più accessibile. I tecnici che la crearono raccontano di aver cercato l’essenza di ciò che li aveva fatti innamorare di quei motori da ragazzi. Il risultato fu una moto che rinunciava all’aggressività sterile per riscoprire il piacere della fluidità, dell’equilibrio. Derivava da quello della CB-1, il motore era stato profondamente rivisto: l’inerzia dell’albero motore aumentata del 70%, i condotti di aspirazione meno inclinati con diametro ridotto, l’erogazione più rotonda e gestibile. Anche la distribuzione a ingranaggi lasciò spazio a una più silenziosa catena, mentre la ciclistica veniva “allungata” e resa più stabile, quindi perfetta per le strade di città, ma anche per motociclisti con poca esperienza Il tutto condito da linee morbide ma grintose. Fu un successo. Peccato solo che da noi non arrivò mai…

L’erede che stavamo aspettano
Per la gioia dei tanti nostalgici appassionati, insieme alla nuova CBR500R Four, Honda ha pochi giorni fra presentato al salone CIMAMotor 2025 di Chongqing un altro modello con motore a quattro cilindri in linea da 502 cm³: la CB500 Super Four. Erede diretta della CB400, richiama volutamente le linee delle classiche CB, con elementi come il doppio fanale posteriore e il faro anteriore circolare, ma reinterpretati in chiave attuale. Bellissimi i quattro collettori cromati, ben in vista insieme al telaio in acciaio, abbinato a una forcella rovesciata, al forcellone in alluminio e monoammortizzatore posteriore. Arriverà anche da noi? Per ora non è dato sapere se la nuova CB500 Super Four (e con lei la sorella carenata CBR500R Four) sarà commercializzata anche sul mercato europeo. Le informazioni più attendibili indicano che una versione da 400 cm³ potrebbe essere destinata al Giappone e, in prospettiva, anche all’Europa. Se così fosse, potremmo avere la conferma già nel giro di qualche settimana: quale palcoscenico migliore se non quelli di EICMA a Milano e Intermot a Colonia? Incrociamo le dita…

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