È la prima moto da enduro prodotta dalla Casa romagnola, un salto nel buio per un marchio che finora si è dedicato quasi esclusivamente alla produzione di sportive stradali. Nel telaio in acciaio c'è un bicilindrico Ducati di 1.078 cc, capace di erogare 95 CV sempre pronti e una generosa quantità di coppia anche ai regimi più bassi. I cerchi da 21” davanti e da 18” dietro permettono di montare pneumatici offroad specialistici oppure semitassellati per uso stradale. In ogni caso la forcella Öhlins pluriregolabile e il mono dedicato Bimota funzionano sempre alla perfezione garantendo una grande maneggevolezza, mentre il doppio disco anteriore da 300 mm è potente e ben modulabile. Prezzo salato, anche considerando blasone e parti pregiate in carbonio.
Perché sì
Guida divertente e insospettabilmente facile
Motore morbido e corposo ad ogni regime
Versatilità: buona per le curve come per l'offroad, basta mettere le gomme giuste
Perché no
Prezzo molto elevato
Strumentazione piccola e di difficile lettura
Passeggero: meglio lasciarlo a casa