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MotoGP Starting Grid: Dovi e la Ducati vincono solo insieme, attenzione alla Ktm in cerca di rivincita

Ducati è arrivata a quota 50 successi nel mondiale, di cui ben 14 ottenuti con Dovi. Al gp di Stiria la Ktm schiera la propria armata per trovare la prima vittoria sul circuito di casa. Zarco e Morbidelli si presenteranno davanti allo steward panel per spiegare l'incidente di domenica scorsa, Lorenzo continua a sperare di concretizzare per il 2021 con la squadra di Dall'Igna
La MotoGP rimane a Spielberg per la quinta gara della stagione. Il gran premio prende la denominazione di GP della Stiria, ma andiamo a vedere insieme al nostro Guido Sassi le novità e le curiosità di questo remake austriaco in MotoGP Starting Grid.

La novità
Dopo il rocambolesco incidente di domenica, Johann Zarco dovrà operarsi allo scafoide per una piccola frattura (andrà sotto i ferri mercoledì a Modena) e presentarsi giovedì in direzione gara per chirarire la dinamica della collisione con Franco Morbidelli. Anche l'italiano sarà presente, all'incontro con lo steward panel come in gara domenica prossima. Franky sostiene che la manovra di Zarco è stata oltremodo pericolosa perché il francese ha protetto il sorpasso con una frenata e un cambio di direzione in un punto dove le velocità sono incompatibili con la scelta fatta. Il francese si discolpa portando i dati della telemetria e le immagini tv, che a suo dire dimostrano un comportamento in linea con quanto fatto da altri piloti e da egli stesso nei giri precedenti. Possibile una sanzione, come la retrocessione in griglia, o una semplice reprimenda.

Che numeri
15 vittorie in MotoGP, 14 con Ducati: i numeri di Andrea Dovizioso indicano chiaramente che il forlivese ha legato le proprie fortune alla marca di Borgo Panigale, ma anche il brand italiano deve una bella fetta dei suoi successi al forlivese: 14 su 50. Meglio ha fatto solo Casey Stoner, con 23 vittorie in rosso. 7 ne ha conquistate Loris Capirossi e 3 Jorge Lorenzo; Bayliss, Iannone e Petrucci si dividono le briciole con una affermazione a testa. Chi deve di più all'altro? Domenica sicuramente è stato Dall'Igna che ha dovuto dire grazie al suo pilota, perché senza la freddezza e la precisione di Andrea, a festeggiare sul gradino più alto del podio ci sarebbe stato Joan Mir. Ma in generale DesmoDovi deve al motore Ducati più di un'affermazione delle sue 14 e allo stato attuale delle cose il possibile adesivo del numero 1 che potrebbe conquistare a fine stagione rischia di non trovare un cupolino su cui appiccicarsi.

La sfida
Domenica l'abbiamo vista solo nella prima parte di gara, quella abortita, ma Ducati contro Ktm si proporrà con ogni probabilità anche tra cinque giorni, con Dovizioso, Espargaro, Binder e forse Miller più Oliveira a giocarsi i tre gradini del podio. Per un duello all'ultima curva bisogna mettere in conto il romagnolo e lo spagnolo, che se nella gara due di domenica avesse avuto ancora una media a disposizione avrebbe potuto replicare a quanto fatto vedere nel primo stint. Binder dal canto suo è stato autore di una bella rimonta dalla 17esima posizione, partendo più avanti avrà ancora una volta un gran potenziale da sfruttare. A Miller e Oliveira sembra invece ancora mancare qualcosina per guidare tutta la gara al top, ma non è detto che non riescano a migliorarsi sfruttando il secondo fine settimana consecutivo a Spielberg.

Questa è storia
Ducati nel 2018 ha vinto tre gare con Jorge Lorenzo, l'ultima del maiorchino con la Rossa è stata proprio a Spielberg. Tra Misano e Aragon lo spagnolo è caduto gettando al vento le proprie chance mondiali e iniziando un calvario di infortuni, l'Austria è stata quindi la sua ultima gioia in carriera. Ci sono discrete possibilità che per il 2021 in Ducati si vada verso il Lorenzo bis, per ora non resta che rammentare lo spettacolo regalato da lui e Marquez al Ring due anni fa. Una gara fatta di sorpassi e controsorpassi: a differenza dei successi di Dovizioso contro Marc, Jorge non ha esultato solo all'ultima curva, ma ha colpito a ripetizione prima, obbligando il rivale a rovinare la gomma e fiaccandone la resistenza curva dopo curva.

Hot Spot
Di Spielberg sono famose le frenate più decise, ma in fin dei conti solo la curva 10 è risolutiva in termini di sorpasso. La 1 e la 3 arrivano troppo presto nell'economia del giro, la 4 introduce una difficile sezione di misto. Domenica scorsa proprio tra la curva 5 e la 6 abbiamo visto alzare bandiera bianca a diversi protagonisti del weekend. Le Ducati andavano larghe e Rins si è fatto ingolosire, cadendo per una chiusa d'anteriore. Pol Espargaro invece è andato largo alla 4 e rientrando verso la 5 ha preso il povero Oliveira. Suzuki ha dimostrato che anche al Ring si può andare a podio senza un motore eccellente, ma con un buon equilibrio generale e facendo il tempo nella parte centrale della pista, spesso troppo sottovalutata.
 
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