Salta al contenuto principale

MotoGP Starting Grid: Bagnaia e Quartararo, nuova sfida a Portimao

I due si sono spartiti i mondiali nelle ultime due stagioni e ora si preparano a incrociare di nuovo le armi. Il ducatista ha finalmente la consapevolezza del numero uno, il francese conta su una Yamaha rinvigorita. Attenzione alle gare sprint: potrebbero cambiare tutto

Image
News

Il 2023 sarà la stagione più lunga di sempre in MotoGP: 21 gran premi che raddoppieranno con le gare sprint. Tanto spettacolo in più e pronostici impossibili da mettere nero su bianco oggi come oggi. Per il momento andiamo a vedere le novità sulla griglia di partenza di Portimao insieme al nostro Guido Sassi, nel preview di MotoGP Starting Grid.

 

Cosa succede

Se ne è parlato molto, ma per diverse persone la gara sprint rimane un mistero difficile da chiarire. Gli aspetti più importanti da ricordare sono pochi e aiutano a orientarsi. Innanzitutto l'orario: si corre alle 15 ora locale del sabato (in questo weekend alle 16 italiane), con lo schieramento di partenza determinato dalle qualifiche, che rimangono uguali a prima. Non solo: il meccanismo delle prove rimane lo stesso, ma anche la griglia della domenica viene stabilita dai risultati di Q1 e Q2 e non dalla mini-gara. Infine il punteggio: si dice che sia la metà per comodità, ma non è proprio così: come in superbike, al primo andranno 12 punti, che scalano poi a 9 e 7 per il secondo e il terzo, e poi giù di un punto alla volta fino alla nona posizione.

 

Che numeri

La tabella numero 1 fa bella mostra di sé sulla moto di Pecco Bagnaia, che ha dato un calcio alla scaramanzia e non ha avuto paura di stare al centro dell'attenzione. Il campione del mondo d'altronde ha tutto il diritto di sentirsi sicuro dei propri mezzi (non solo motoristici). È il primo italiano dai tempi di Valentino (2009) ad avere vinto il mondiale in classe regina, ed era dall'epoca di Giacomo Agostini (1972) che un pilota di casa nostra non si affermava su una moto tricolore. Bagnaia è stato anche – Dottore escluso- l'unico italiano capace di vincere due titoli nel motomondiale (nel 2018 è diventato campione in Moto2) da quando è riuscito il bis iridato a Manuel Poggiali nel 2003.

Pecco è in scia a due grandi del mondiale anche in quanto a numero di vittorie: Biaggi è a 13, Dovizioso a 15, con il campione in carica che è a 11. Già nel corso di questa stagione potrebbe sorpassarli e diventare il terzo italiano più vincente in classe regina, dietro agli inarrivabili Rossi e Agostini.

 

La sfida

Il mondiale riparte dalla “bella” tra Bagnaia e Quartararo: nel 2021 è stato il francese a vincere il titolo, con Pecco in ritardo nella rimonta iridata, mentre l'anno scorso il ducatista ha prodotto uno sforzo impressionante nel recupero. È riuscito così a ribaltare le sorti di un campionato che aveva già ampiamente preso la via del box Yamaha per la seconda volta.

Il 2023 inizia sotto prospettive totalmente diverse: La Desmosedici appare ormai come una moto matura e il feeling tra mezzo e pilota appare davvero solido. D'altro canto a Iwata si sono svegliati, e con l'ingaggio del gruppo di lavoro guidato dall'ingegnere Luca Marmorini la M1 sembra avere iniziato un percorso di recupero nei confronti della concorrenza. I test non dicono tutto ed è presto per certificare i valori sopra ipotizzati, ma difficilmente vedremo un mondiale che ricalcherà l'andamento degli ultimi due. Sicuramente Bagnaia e Quartararo saranno protagonisti, con Marc Marquez che probabilmente si inserirà tra i due a scompaginare le carte.

 

Pista che vai...

Il tracciato di Portimao è entrato in calendario solo nel 2020, ma si è già guadagnato i gradi di pista difficile e spettacolare. Tanti saliscendi e un rettilineo lungo un chilometro, preceduto da un curvone d'appoggio velocissimo sono gli elementi distintivi del circuito dell'Algarve, che ha dato spesso vita a gare combattute. Non per la vittoria, tuttavia, che si è sempre concretizzata con grandi fughe: Oliveira, Quartararo e Bagnaia hanno messo a frutto buone qualifiche con gran premi altrettanto dominanti, e in tre anni non sono emerse superiorità nette per quanto riguarda le diverse moto (KTM, Yamaha e Ducati).

Le temperature sono miti, la pioggia fino a oggi è caduta solo in prova, l'anno scorso. Sembra il teatro perfetto per inscenare l'apertura della stagione.

Aggiungi un commento