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MotoGP Promossi&Bocciati: Ducati ancora velocissime, ma è di Yamaha anche il secondo gp

Il francese della Yamaha fa una gara "alla Vinales" e nel finale sferra l'attacco decisivo. Le Ducati portano a casa comunque un doppio podio e la leadership in campionato: peccato solo per un lungo di Bagnaia, altrimenti si sarebbe potuto festeggiare anche di più. La doppia crisi di Morbidelli e Rossi non è nei numeri, ma nelle sensazioni
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La seconda gara in Qatar regala uno dei gran premi più belli e ricchi di sorpassi degli ultimi anni. Quartararo torna alla vittoria, Martin incanta, Zarco sale in testa al campionato. Andiamo a rivedere gli highlights di Doha con il Promossi&Bocciati del nostro Guido Sassi.

Chi piange, chi ride
Se la ride di gusto Fabio Quartararo sul gradino più alto del podio a Losail. Il francese ha corso la gara fotocopia di quella messa in pista da Vinales domenica scorsa: ha gestito nella prima parte, riuscendo a sopravvivere nella "tonnara" del gruppo di testa, è partito lancia in resta nel finale, quando si è andato a prendere la prima posizione sorpasso dopo sorpasso. Felicità a profusione anche nel box Pramac, con Johann Zarco secondo e l'incredibile rookie Jorge Martin terzo. Il francese ora è in testa al mondiale, il debuttante è stato in testa alla gara 18 giri su 22 e si appresta ad avere un futuro luminoso in MotoGP.
Umore opposto nel box ufficiale Ducati, con Francesco Bagnaia che avrebbe potuto probabilmente lottare per la vittoria se non avesse sbagliato la staccata al 16esimo giro, quando era terzo. In quel frangente Pecco si è trovato Zarco davanti e non sapeva più dove andare. Jack Miller ha litigato con Joan Mir durante e dopo la gara per un doppio contatto e alla fine ha raccolto solo un nono posto, che dopo il settimo di domenica scorsa sa proprio di brodino. Infine l'umore è nero in Petronas: Franco Morbidelli 12esimo, Valentino Rossi fuori dai punti. Altro che team satellite, qua si è persa la rotta.

Oscar del sorpasso
La gara perfetta di Quartararo ha vissuto nella bagarre con le Ducati Pramac il proprio momento clou: a cinque giri dal termine El Diablo ha attaccato Zarco in mezzo al tratto di misto, in entrata alla 10, poi ha infilato Martin all'ultima curva. A quel punto lo spagnolo ha risposto di motore in rettilineo, ma Fabio è stato rapidissimo a rispondere prima della 4. In meno di un giro il francese ha messo in cassaforte il successo, con tre manovre molto precise e coraggiose. La quarta vittoria del pilota Yamaha in poco più di un anno è arrivata in maniera molto diversa rispetto ai due acuti arrivati dalla pole di Jerez dell'anno scorso, ma anche in confronto alla vittoria del Montmelò: Fabio ha guidato con cattiveria e intelligenza, ha mostrato di non essere solo un pilota da giro veloce, ma un combattente vero.

Data check
Il best lap lo ha segnato Bagnaia in 1'54”491, la Yamaha più rapida è stata quella di Maverick Vinales in 54”8. Tanto lo spagnolo quanto Quartararo hanno mostrato in gara un passo sul 55 basso al netto dei duelli in pista, come sono andate invece le cose in Petronas? Morbidelli non è mai sceso sotto il 55" e ha viaggiato intorno al 55" e mezzo, per Rossi il discorso è sostanzialmente analogo. Alla fine la loro prestazione deludente è racchiusa in pochi numeri: il gp di Doha passerà alla storia come la gara con il distacco più contenuto tra i piloti in top ten (appena 5”3) e tra primo e quindicesimo (8”9). Senza andare a un'era geologica fa, nel 2016 un distacco inferiore ai 10 secondi avrebbe garantito ampiamente il quinto posto e Valentino con lo stesso tempo gara di oggi si sarebbe piazzato sesto. La MotoGP di oggi è questa, soprattutto dopo due gare e i test sulla stessa pista: una Moto3 con bolidi da 300 cavalli.

Meditate gente
Si dice che Losail sia pista Ducati, che esce da questo doppio weekend con un bottino di due pole position, quattro podi con tre piloti diversi e la leadership del mondiale. Manca la vittoria però, e la prossima gara si correrà a Portimao, dove l'anno scorso le moto italiane hanno sofferto abbastanza, mentre Yamaha ha brillato. Sembra che Gigi Dall'Igna all'improvviso si sia ritrovato con un'abbondanza di piloti da fare invidia a chiunque, ma chi tra i suoi ha quel qualcosa in più per puntare al titolo? Intanto l'ex Dovizioso si appresta a provare l'Aprilia proprio a Portimao, dopo che la RS-GP ha ben impressionato in questi due weekend. Se anche Andrea si unirà al motomondiale, almeno per qualche wild card, si può sperare in una moto italiana in più da inserire in top ten: niente male!

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